Gli edifici privati che hanno adottato interventi per migliorare salute e benessere di chi vi risiede ottengono affitti più alti del 7,7% rispetto ad equivalenti immobili privi dell'apposita certificazione, e raggiungono durate degli affitti più alte in media del 17,3%, 88 mesi contro 75, determinando così un aumento nel valore immobiliare sul mercato.
I dati sono emersi nel corso del WELL Regional Summit italiano organizzato a Milano da IWBI (International Well Building Institute), ente lanciato nel 2015 negli Stati Uniti e sbarcato in Italia nel 2017 per supportare investitori, sviluppatori e corporate nel perseguire obiettivi di sostenibilità sociale, salute e benessere negli edifici pubblici e privati. “Salute, benessere, inclusione ed equità sono i contenuti chiave, unitamente alla decarbonizzazione e al contrasto ai cambiamenti climatici, che la filiera immobiliare è chiamata a sviluppare nei nuovi interventi edilizi e urbani. Nel progettare spazi urbani sostenibili, l’integrazione dei principi di diversità, equità e inclusione e il focus sulla salute e il benessere degli utenti sono fondamentali per garantire ambienti resilienti e di alta qualità”, ha dichiarato Daniele Guglielmino, Ceo di GET Consulting e promotore dell’evento.
Partner scientifici dell’evento sono stati la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) e l’Accademia Italiana di Biofilia (AIB), la cui Presidente Rita Trombin ha spiegato che la creazione di connessioni tra uomo e natura in ambienti confinati come case e uffici, denominata ‘architettura biofilica’, consente non solo di ottimizzare l’efficienza energetica, ma anche di aumentare in modo considerevole il benessere umano, migliorando la qualità della vita e riducendo lo stress: in ufficio aumentano fino al +25% la qualità delle performance dei dipendenti; a scuola la velocità di apprendimento degli studenti sale in media tra il +20% e il +26%. Benefici anche per le strutture ricettive sostenibili, in cui il tempo di permanenza degli ospiti sale fino al +36%