Assestamenti al rialzo per le tariffe del gas sul mercato libero, che registrano un incremento medio del 2,5% rispetto al mese di dicembre.
Con l’arrivo dell’inverno più rigido, brutte sorprese sulle bollette! In media, gli italiani con un contratto a prezzo fisso spenderanno 1737 euro annuali. Chi, invece, ha optato per un contratto a prezzo variabile, godrà di offerte migliori, con aumenti dello 0,55% rispetto al mese di dicembre. Il mercato libero, infatti, ha attualmente le migliori tariffe che potrebbero, però, subire i futuri rialzi delle quotazioni internazionali dell’energia.
“Stiamo attraversando un periodo di forti oscillazioni dei prezzi del gas a livello internazionale che si ripercuotono con effetto immediato anche sulle nostre bollette, a prescindere dalla tipologia di contratto che abbiamo stipulato. I contratti sono di due tipi: quello a prezzo fisso, concordato durante l’anno precedente, con una tariffa stabile generalmente della durata di dodici o ventiquattro mesi; oppure un contratto a prezzo variabile le cui tariffe riflettono la situazione dei mercati internazionali. Con la crescita dei prezzi a livello internazionale, crescerà, di conseguenza, anche il costo dell’offerta. Lo stesso vale anche per l’energia elettrica, poiché in Italia questa viene prodotta per la maggior parte mediante gas in centrali termo elettriche”, ha dichiarato il Presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele.
La bolletta si compone di quattro elementi essenziali:
L’applicazione di tecniche di efficientamento energetico nel residenziale può condurre ad un risparmio energetico rilevante dal 20% ad oltre il 50%. Questa opportunità di risparmio dipende essenzialmente da alcuni accorgimenti:
* adottare interventi edili (installare isolamenti termici tipo cappotti ove latitudine e la morfologia dell’edificio lo rende possibile, realizzare sistemi di ombreggiamento, progettare e costruire gli edifici nuovi studiando correttamente l’orientamento);
* ammodernare gli impianti (caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza – sfruttando ove possibile la condensazione con sonde geotermiche o con acqua di falda, elettrodomestici con classe energetica elevata);
* Prevedere logiche di funzionamento degli impianti orientate all’efficientamento e installare un sistema di domotica per il risparmio energetico e/o adottare corrette abitudini (es. spostare i carichi elettrici associati a dispositivi quali lavatrici in regime notturno, specialmente in estate quando la domanda diurna è elevata per il raffrescamento degli ambienti).
* Auto-produrre e condividere o auto-consumare energia da fonti rinnovabili.
Un impianto efficiente può aiutarci a risparmiare cifre considerevoli: dal 20 al 50% in meno in bolletta. Si tratta di un investimento iniziale che, però, ci ripagherà in termini di consumo energetico ed anche in termini di sostenibilità ambientale. Anzitutto sarà necessario provvedere ad una serie di interventi edili quali l’installazione di isolanti termici o sistemi di ombreggiamento. Gli impianti troppo vecchi vanno sostituiti con caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza. Allo stesso modo, gli elettrodomestici troppo obsoleti andrebbero cambiati a favore di dispositivi con classe energetica elevata. Un altro utile accorgimento è l’installazione di un sistema di demotica per il risparmio energetico. Infine, ma non per ultimo, l’auto produzione di energia da fonti rinnovabili.