Gravi segnalazioni arrivano da diverse famiglie del territorio trapanese: alunni con disabilità si vedono ridotte o addirittura negate le ore di assistenza specialistica alla comunicazione (ASACOM) previste nei loro Piani Educativi Individualizzati (PEI).
L’ANFFAS di Trapani ha denunciato pubblicamente questi tagli, definendoli illegittimi e discriminatori, poiché in contrasto con quanto stabilito dal Decreto Legislativo 66/2017 e successive modifiche, che sancisce la piena vincolatività delle ore inserite nei verbali PEI redatti dal Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione (GLO).
Come dichiara la stessa Associazione, le ore indicate nei PEI sono immediatamente esigibili e non possono essere ridotte da nessuna amministrazione. Ogni taglio rappresenta un atto contrario alla legge e un atto di discriminazione nei confronti degli alunni e delle loro famiglie.
A peggiorare la situazione, in diversi comuni del Distretto 50 si registrano ritardi nell’avvio del servizio, creando incertezza tra le famiglie e disagi enormi per bambini e ragazzi che necessitano di continuità educativa e assistenziale.
Gli operatori ASACOM, figure professionali fondamentali per l’inclusione scolastica, si trovano a lavorare in un clima di precarietà e svalutazione, con conseguenze che ricadono direttamente sugli studenti più fragili.
In passato, casi simili hanno già portato a ricorsi giudiziari, come accaduto a Marsala, dove i tribunali hanno dato ragione alle famiglie imponendo il ripristino delle ore previste dai PEI.
Per reagire, Anffas Trapani ha avviato una petizione popolare, in corso dal 15 al 18 settembre presso la sede di via Orti 133. Nel primo giorno sono state raccolte 100 firme.
A sostegno dell’associazione scende in campo Consumerismo No Profit, pronto a garantire supporto legale e tecnico alle famiglie: “Non possiamo più permettere che i diritti delle persone con disabilità vengano calpestati – dichiara Giovanni Riccobono Direttore Generale di Consumerismo”.