Da un anno Consumerismo denuncia la “shrinkflation” in Italia: si riducono le quantità di prodotto nelle confezioni, ma il prezzo rimane inalterato. Dagli alimentari ai prodotti per la casa e cura della persona, i produttori tagliano le quantità ma non abbassano i prezzi delle confezioni. A parità di spesa, si acquista fino al -30% di prodotto.
Sul fenomeno “shrinkflation”, ossia la riduzione delle quantità dei prodotti confezionati venduti presso i supermercati mantenendo inalterato il prezzo al pubblico, Consumerismo no-profit ha già presentato un esposto all’Antitrust.
«Si tratta di un trucchetto “svuotacarrelli” che consente enormi guadagni alle aziende produttrici, ma di fatto svuota le tasche dei cittadini: una prassi che inganna i consumatori, i quali non hanno la percezione di subire un aggravio di spesa, e svuota i carrelli anche del -30%, poiché a parità di spesa le quantità portate a casa sono inferiori – spiega il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele – La riduzione delle quantità di prodotto nelle confezioni riguarda non solo il comparto alimentare, come merendine, succhi di frutta, biscotti, ecc., ma una moltitudine di beni per la cura della casa e l’igiene personale, dai detersivi ai dentifrici, passando per carta igienica e shampoo. Prodotti per i quali i prezzi di vendita rimangono inalterati nonostante le dosi e i pesi inseriti nelle confezioni subiscano una costante diminuzione».
Una pratica che Consumerismo no-profit denuncia all’aprile dello scorso anno e che ha portato l’associazione a rivolgersi all’Antitrust, chiedendo di accertare se la shrinkflation possa violare le norme del Codice del Consumo e realizzare una pratica commerciale scorretta, anche alla luce delle recenti affermazioni dell’Istat, che ha confermato l’esistenza di tale fenomeno nel nostro paese, e le ripercussioni economiche per le famiglie.
L’Associazione invita infine i consumatori a segnalare qualsiasi prodotto per il quale sia stata riscontrata una diminuzione delle quantità nelle confezioni, a fronte di prezzi inalterati. Segnalazioni che verranno girate all’Antitrust per le indagini del caso.