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Energia: truffa online ai danni dei consumatori.

Da Italgas a un contratto non richiesto con Volty

Un semplice tentativo di contattare Italgas per lo spostamento di un punto di riconsegna del gas si è trasformato, per un cittadino, in una vera e propria trappola commerciale. Digitando su Google “numero verde Italgas”, tra i risultati è comparso un annuncio sponsorizzato, intestato alla società , che riportava la dicitura ingannevole “Chiama Italgas Reti”.
Convinto di parlare con il distributore nazionale, l’utente ha composto il numero e, dopo un primo filtro, è stato ricontattato da un legato alla piattaforma . A quel punto, l’operatore – anziché inoltrare la richiesta al distributore – ha acquisito i dati personali e di fornitura, inducendo la persona alla sottoscrizione di contratti di luce e gas con la società di vendita Volty Srl.
La vicenda è stata ricostruita e documentata da Ciro Varriale, professionista specializzato nella regolazione del , insieme al collega Damiano Ferro, che hanno immediatamente provveduto a segnalare il caso alle autorità competenti: l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato () e l’Autorità di Regolazione per Reti e Ambiente (ARERA).
Il caso rappresenta l’ennesima dimostrazione di come alcuni operatori commerciali sfruttino canali ingannevoli per intercettare ignari. “Il Codice di Condotta Commerciale (del. ARERA 366/2018/R/com) – spiega Varriale – prevede la responsabilità diretta delle società di vendita per le pratiche messe in atto anche da terzi incaricati. Ciò nonostante, continuano a emergere situazioni in cui la trasparenza è disattesa e i clienti finiscono intrappolati in contratti mai richiesti”.
La denuncia, oltre a essere un atto formale, vuole anche assumere un valore sociale: “Non è solo questione di legge, ma di morale – sottolinea Ferro –. Ogni cittadino deve poter contare su informazioni chiare e corrette. Per questo, insieme a , con il presidente e il direttore generale , ci impegniamo a dare massima visibilità a questi episodi, perché la conoscenza è la prima forma di difesa per i consumatori”.
Il caso apre anche un interrogativo più ampio: fino a che punto il sistema normativo e i controlli oggi in vigore riescono a proteggere davvero l’utente finale? Le regole ci sono, ma senza una vigilanza capillare e sanzioni tempestive il rischio è che i cittadini continuino a cadere in trappole ben congegnate.
In attesa della risposta delle autorità, la vicenda si trasforma così in una denuncia pubblica: un invito alle istituzioni a rafforzare la tutela dei consumatori e un monito alle aziende a vigilare sui propri partner commerciali.
A cura di Ciro Varriale
ARGOMENTI: AGCM ARERA compara semplice Consumerismo Luigi Gabriele strategica servizi srl truffa volty srl
Redazione

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