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Gli italiani all’estero valgono più del PNRR. La ricetta della ripartenza economica

A Fiuggi, durante “Italian Routes: Beyond Roots”, Lazio e Abruzzo hanno lanciato il primo modello interregionale di Diplomazia della Crescita. Chi vive fuori sceglie di investire nelle proprie origini, trasformando identità e territorio in motori di sviluppo.

C’è un’Italia che non si guarda più indietro con nostalgia, ma avanti con fiducia. È l’Italia di chi, dopo aver vissuto e lavorato all’estero, sceglie di tornare per costruire, investire e contribuire alla crescita del proprio Paese.

Un fenomeno sempre più diffuso, che riguarda non solo il turismo delle radici, ma anche l’economia reale, il tessuto imprenditoriale e la rigenerazione dei territori. Secondo il Ministero degli Affari Esteri, oltre 80 milioni di persone nel mondo si dichiarano di origine italiana. Tra loro, sempre più scelgono di ristabilire un legame concreto con i luoghi delle proprie famiglie, attraverso progetti, investimenti e collaborazioni con imprese locali. È la dimostrazione che le radici, se curate, possono diventare un capitale di crescita.

Il turismo delle origini sta assumendo un valore economico strategico, capace di generare flussi di visitatori ad alto impatto culturale ed economico. Non si tratta di un turismo di massa, ma di un movimento consapevole che unisce affettività, identità e sviluppo locale. Questo approccio può aiutare l’Italia a combattere lo spopolamento dei borghi, sostenere l’artigianato e promuovere modelli di accoglienza sostenibile. Per chi lavora nel turismo o nelle piccole imprese, investire in autenticità, qualità e relazioni è la chiave per differenziarsi e attrarre nuovi mercati.

Questo scenario ha preso forma concreta a Fiuggi con “Italian Routes: Beyond Roots”, evento organizzato da Radici e Imprese, Italea Lazio, Italea Abruzzo e NeverEndingTourism, con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Il Teatro Comunale di Fiuggi ha ospitato istituzioni, imprese, rappresentanti della diaspora e protagonisti del Made in Italy che hanno condiviso una visione comune: trasformare il legame con le origini in un motore di sviluppo sostenibile. L’apertura dei lavori ha visto gli interventi di Sonia Fiorini per Italea Lazio, Ivan Serafini per Italea Abruzzo e Marco Rosso di NeverEndingTourism. Sono intervenuti anche Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio e assessore allo sviluppo economico e Cristian Parone, presidente del Consiglio Comunale di Caramanico Terme.

Il primo panel, “Re-Made in Italy: innovazione, impresa e nuove filiere del patrimonio”, ha messo in luce come la creatività italiana possa rigenerarsi partendo dal proprio patrimonio culturale e produttivo. Il professor Marcello Sansone dell’Università di Cassino ha sottolineato il ruolo della ricerca e della formazione nel collegare imprese e territori. Le esperienze di Vespazio, Totem Automobili e Liuteria Mari hanno mostrato che la tradizione artigianale italiana può evolversi grazie a tecnologia, design e visione globale.

Il pomeriggio, moderato da Luigi Gabriele, è stato dedicato al panel “Investire nei territori”, che ha esplorato il potenziale economico della diaspora italiana. Sonia Fiorini di Italea Lazio e l’imprenditore Cesidio Di Ciacca, tornato a Picinisco, hanno raccontato come il legame con le origini possa trasformarsi in opportunità di impresa e innovazione. L’albergatore di Fiuggi Gianfranco De Carolis, rientrato dal Canada, ha affermato che un tempo erano altri Paesi a essere considerati la “Land of Opportunity”, ma oggi è l’Italia la vera “Terra delle Opportunità”. Le sue parole hanno rappresentato lo spirito della giornata.

Hanno partecipato anche Amelio Lulli, presidente di Banca Centro Lazio, Quirino Briganti di Lazio Crea, Alfonso Testa presidente della DMO Terre dei Cammini e Lino Marciano di DMO Stay Ciociaria. Sono stati proiettati il video istituzionale dedicato alla Ciociaria e l’intervento registrato di Paolo Novi per la DMO Alta Ciociaria. In collegamento dagli Stati Uniti è intervenuto Thomas A. Cellucci, primo Chief Commercialization Officer del Department of Homeland Security, che ha illustrato il valore della cooperazione tra pubblico e privato per la crescita dei territori italiani.

Il terzo panel, “Made in Italy & Diplomazia della Crescita”, ha approfondito il ruolo delle relazioni internazionali e della cooperazione tra imprese, istituzioni e diaspora. Marco Misischia, presidente nazionale CNA Turismo e Commercio, ha parlato del contributo delle PMI al rilancio dell’economia italiana. Si sono collegati anche Pina Costa di Assocamerestero, Fil Bucchino, olive oil sommelier e produttore italo-canadese, Angelo Barone, presidente della Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo, e i rappresentanti di AIRO, l’Associazione Internazionale dei Ristoranti dell’Olio.

“Italian Routes: Beyond Roots” ha confermato che il turismo delle radici non è più solo un viaggio sentimentale, ma un investimento di prospettiva. Secondo i dati ISTAT, nel 2024 la spesa media dei turisti stranieri in Italia è aumentata del 9 per cento rispetto all’anno precedente e cresce la domanda verso borghi e aree interne. Un segnale chiaro che la vera forza dell’Italia risiede nella sua autenticità e nella capacità di trasformare le proprie radici in una risorsa economica.

«Il mio attaccamento al territorio di origine non è mai venuto meno” ha dichiarato il presidente di Consumerismo Luigi Gabriele “Ho sempre pensato di dover restituire qualcosa a quella terra che mi ha dato la possibilità di mettere le ali, ma le radici rimarranno sempre. Per questo un’iniziativa come “Radici e Imprese” non potevo che accoglierla con orgoglio, felice di poterla moderare. Spero di contribuire, come ambasciatore del territorio, a far conoscere questo progetto e la destinazione Ciociaria ai nostri concittadini italiani e a chi vive nel mondo. Mi pregio inoltre di rivolgere i miei complimenti al ministro Tajani per la grande intuizione di voler trasformare il Made in Italy nel principale strumento di diplomazia dell’Italia nel mondo, unendo identità, impresa e visione internazionale.»

Fiuggi ha mostrato che la “Terra delle Opportunità” esiste davvero e parla italiano. È quella di chi torna, di chi investe e di chi crede che la bellezza e la storia possano essere il punto di partenza di una nuova crescita condivisa.

Barbara Molinario

Barbara Molinario è giornalista ed esperta di comunicazione, con oltre venticinque anni di esperienza nel mondo dell’editoria. Opinionista indipendente, interviene su temi legati ai consumi e alla tutela dei consumatori. Collabora con numerose testate giornalistiche, agenzie stampa, web, radio e TV, tra cui TG1, Rai Parlamento, Unomattina, Estate in Diretta, Tg2 Costume e Società, Agorà, Mi Manda Rai 3, TGR Lazio, Mattino Cinque, Ansa, Aska, Adn Kronos. È anche speaker radiofonica. Esperta di moda e costume, è direttrice del magazine Fashion News Magazine. Segretario Generale dell’associazione no profit Consumerismo, si occupa di promozione dei diritti dei cittadini e sensibilizzazione sociale. È inoltre Presidente dell’associazione Road to green 2020, con cui promuove la sostenibilità ambientale attraverso il forum internazionale “La città del futuro” e il contest #roadtogreen, che valorizza artisti, designer e innovatori. Con il progetto Road to pink è attivamente impegnata nella lotta contro la violenza di genere. Progettista di interventi per privati e bandi pubblici, opera nei settori dell’impresa e del sociale, sviluppando iniziative ad alto impatto culturale, ambientale ed educativo. È attivista nel campo della tutela e formazione dei minori. Conta all’attivo progetti come Legal Love e Mangio dopo, che affrontano temi legati al benessere psico-fisico dei più giovani, collaborando con scuole e istituzioni pubbliche. Docente di comunicazione, ufficio stampa, pubbliche relazioni e organizzazione eventi, è amministratore della società DBG Management & Consulting srl ed è tra i soci fondatori del Convention Bureau Roma e Lazio. È stata per anni attiva nel sistema Confindustria. Tra le sue pubblicazioni e produzioni: Combattere il cyberbullismo. Riconoscere le Fake News. Gestire gli haters; Zero, il libretto interattivo contro lo spreco del cibo; Racconto di una vita da Corsaro. Pier Paolo Pasolini; Riciclare è un’arte; Sostenibilità nell’industria della moda, tra nuovi trend, falsi miti. Come presidente dell’Associazione no profit Road to green 2020, dal 2016 ogni anno organizza il Forum internazionale “La città del futuro” dedicato alla promozione della sostenibilità ambientale, con il sostegno del Ministero della Transizione Ecologica, tante istituzioni e realtà private attive nel mondo dell’ecologia. Mecenate appassionata di arte e cultura, promuove e favorisce le belle arti, dal 2017 dà voce e spazio a creativi attraverso il contest #roadtogreen sostenendo concretamente artisti, designer, ricercatori, studiosi, letterati. Attivista contro la violenza di genere in ogni forma, tramite il progetto Road to pink dà voce alle donne. Amministratore della società di eventi e ufficio stampa DBG Management & Consulting, è tra i soci fondatori del Convention Bureau Roma e Lazio, per anni ha militato in Confindustria. Tra le pubblicazioni ed i videocorsi: “Combattere il cyberbullismo. Riconoscere le Fake News. Gestire gli haters.”; “Zero, il libretto interattivo contro lo spreco del cibo”; “Racconto di una vita da Corsaro. Pier Paolo Pasolini.”; “Riciclare è un’arte”; “Sostenibilità nell’industria della moda, tra nuovi trend, falsi miti”.

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