Chef stellati, sostenibilità e solidarietà per valorizzare la Calabria.
Il 10 settembre il centro storico di Catanzaro si trasformerà in un ristorante a cielo aperto, ospitando la seconda edizione de “La Cena Straordinaria”, un evento che racconta molto più di un semplice incontro gastronomico.
Non è solo l’occasione per degustare piatti stellati preparati da sei chef calabresi premiati dalla guida Michelin, ma anche un esperimento di consumo collettivo che mette insieme qualità, solidarietà e valorizzazione del territorio.
Lo scorso anno, nonostante il maltempo, l’iniziativa aveva registrato un successo sorprendente, con mille persone sedute lungo i 400 metri di tavola imbandita nel cuore di Corso Mazzini. Un format che quest’anno si ripete, con ancora maggiore attesa e con l’idea di trasformare il cibo in strumento di comunità e sviluppo economico locale.
A rendere straordinario questo evento non è soltanto l’altissimo livello culinario dei piatti proposti da chef come Luca Abbruzzino, Luigi Lepore, Nino Rossi, Caterina Ceraudo, Antonio Biafora e Riccardo Sculli, ma il fatto che ogni portata racconti il territorio attraverso le sue eccellenze. La Calabria si mette così in scena con i suoi prodotti, diventando vetrina di una filiera corta che riduce sprechi, sostiene le aziende agricole locali e promuove una cucina sostenibile, in equilibrio tra innovazione e tradizione.
Il tema della sostenibilità, del resto, si intreccia naturalmente con quello della solidarietà: l’intero ricavato, al netto delle spese, sarà destinato a realizzare i sogni dei bambini ricoverati nel reparto di onco-ematologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera “Dulbecco” di Catanzaro. Una scelta che conferma come i consumi possano diventare motore di impatto sociale positivo quando orientati verso il bene comune.
Dietro “La Cena Straordinaria” c’è anche un messaggio culturale: il consumo alimentare non è soltanto atto individuale, ma esperienza collettiva che può generare valore economico, turistico e sociale. La Calabria, spesso poco presente nei circuiti enogastronomici nazionali, con questa iniziativa si posiziona invece come laboratorio di buone pratiche, dimostrando come il territorio possa essere rilanciato proprio a partire dalla sua identità culinaria.
L’evento, organizzato dall’Associazione Città del Vento con il supporto della Regione Calabria, del Comune di Catanzaro e di numerosi partner pubblici e privati, rappresenta un modello di sinergia tra istituzioni, imprese e cittadini. Una forma di “consumo esperienziale” che unisce piacere, responsabilità e condivisione.
In un momento storico in cui i dati sui consumi italiani mostrano una crescita selettiva – con famiglie più attente alla qualità, alla provenienza e all’impatto sociale dei prodotti acquistati – iniziative come questa raccontano la strada di un nuovo paradigma: spendere può voler dire scegliere consapevolmente, sostenere filiere locali e contribuire a progetti che migliorano la vita delle persone.
La Calabria, con la sua “Cena Straordinaria”, ci ricorda che il cibo non è solo nutrimento o lusso, ma bene comune. E che quando i consumi si trasformano in atti di solidarietà, generano un valore che nessun indicatore economico da solo può misurare.