Emandamenti prevedono aumenti delle tariffe legati all’inflazione e uso commerciale dei dati di chi cambia operatore. Per consumatori danni enormi
A causa di alcuni emendamenti al Ddl Concorrenza i consumatori rischiano di subire aumenti delle tariffe telefoniche e di finire nel mirino del telemarketing aggressivo. Lo denuncia Consumerismo No Profit, che parla di allarme rosso sul Ddl Concorrenza in discussione in Senato.
Alcuni emendamenti chiave, presentati anche da partiti di maggioranza (Lega, FdI, FI, IV), potrebbero ribaltare le regole nel settore della telefonia e del telemarketing, danneggiando gravemente i consumatori – spiega Consumerismo – Le proposte più critiche riguardano due fronti: la possibilità di aumentare automaticamente i prezzi in base all’inflazione e l’apertura all’uso commerciale dei dati sulla portabilità dei numeri telefonici.
Nello specifico un emendamento al Ddl permetterebbe agli operatori telefonici di inserire nei contratti una clausola per adeguare automaticamente le tariffe all’indice dei prezzi al consumo (inflazione). Un aumento automatico che scatterebbe ogni anno e che, secondo lo stesso emendamento, non sarà considerato una modifica delle condizioni contrattuali. Questo significa che il consumatore non avrà possibilità di recedere gratuitamente dal contratto, come prevede oggi la normativa in caso di modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali.
Un altro emendamento al Ddl Concorrenza vuole invece aggirare un divieto fondamentale: l’utilizzo a fini commerciali delle informazioni sul cambio di operatore. Oggi il database che gestisce la portabilità del numero può essere usato solo per far funzionare tecnicamente il passaggio da un operatore all’altro – spiega Consumerismo No Profit – Le proposte presentate mirano a consentire agli operatori di utilizzare questi dati per offerte commerciali agli utenti, purché il cliente dia il suo consenso. I consumatori sarebbero così esposti al rischio di abusi e a un telemarketing ancora più aggressivo.
“Queste proposte, se approvate, penalizzerebbero pesantemente i cittadini sia sul fronte delle tariffe telefoniche, sia su quello della privacy – afferma il presidente Luigi Gabriele – La concorrenza va tutelata con trasparenza e qualità, non certo limitando i diritti dei consumatori e spalancando le porte al telemarketing aggressivo. Per tale motivo rivolgiamo un appello al mondo della politica affinché i due emendamenti, del tutto negativi per gli utenti, siano bocciati”.