E’ quello che emerge da un rapporto realizzato da Consumerismo No Profit sulla Provincia di Trapani.
Negli ultimi anni, il tema della povertà energetica è diventato sempre più centrale nel dibattito pubblico, con il Sud Italia e le Isole tra le aree maggiormente colpite. L’aumento del costo della vita, la vulnerabilità economica e l’inefficienza energetica delle abitazioni stanno mettendo in ginocchio migliaia di famiglie, che faticano ad accedere a servizi essenziali come elettricità, riscaldamento e acqua calda.
I dati parlano chiaro. Tra il 2021 e il 2022, il numero di famiglie che hanno presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per accedere a prestazioni sociali agevolate è aumentato del 25%. Questo dato riflette una crescita allarmante del numero di nuclei familiari in difficoltà economica, con impatti diretti sulla qualità della vita:
Se si guarda più da vicino alla provincia di Trapani, dove ha appena aperto il primo sportello fisico nazionale +Tutela dell’Associazione Consumerismo, la situazione appare particolarmente critica.
Su una popolazione totale di 415.006 abitanti, il 57,6% delle famiglie ha un ISEE inferiore a 9.000 euro. Se si considerano i parametri dell’Autorità per l’energia (ARERA) per definire la vulnerabilità economica – con una soglia massima ISEE di 9.530 euro – e si aggiunge il numero di beneficiari della Legge 104 (33.559 persone percepiscono una pensione per disabilità), si supera abbondantemente il 60% delle famiglie in difficoltà economiche.
Questi numeri dimostrano come la povertà energetica sia una realtà concreta e diffusa, che colpisce in modo particolarmente severo le fasce più deboli della popolazione, come anziani e disabili.
Il rapporto completo verrà presentato e approfondito in un evento locale organizzata insieme all’Associazione ANFFAS Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo