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Vacanze e sicurezza digitale: se ti rubano lo smartphone è in gioco la tua privacy

Smartphone rubati in vacanza: i rischi per la tua identità digitale e come difenderti

L’estate è il momento della spensieratezza, dei viaggi, delle escursioni e delle serate all’aperto. Ma è anche il periodo dell’anno in cui crescono vertiginosamente i furti di smartphone. Un fenomeno troppo spesso sottovalutato, che va ben oltre la semplice perdita di un dispositivo elettronico.

Perché oggi, rubare un telefono significa accedere a un’intera vita digitale: account bancari, email, social network, dati sanitari, fotografie personali, credenziali SPID, app di pagamento, e molto altro.

Consumerismo lancia un allarme: in Italia ogni anno circa 1 milione di smartphone vengono rubati o smarriti, e solo una minima parte di questi viene poi effettivamente ritrovata.

Le statistiche parlano chiaro: il 45% delle vittime ha meno di 24 anni, il che evidenzia la vulnerabilità di una fascia d’età particolarmente esposta a un uso intensivo dei dispositivi digitali, ma ancora poco consapevole dei rischi di sicurezza. La maggior parte dei furti avviene in locali pubblici come bar, ristoranti e discoteche, ma cresce anche il numero dei furti in strada, mentre si cammina distrattamente guardando lo schermo. I malintenzionati agiscono con velocità e precisione, approfittando di attimi di distrazione per sottrarre lo smartphone e rivenderlo sul mercato nero – spesso fuori dall’Italia – nel giro di poche ore. Non è raro che dopo il furto segua un secondo livello di truffa: i cosiddetti “cavalli di ritorno”, ossia richieste di riscatto inviate alla vittima per la restituzione del dispositivo. Una doppia beffa, psicologica ed economica, che dimostra quanto il furto di uno smartphone non sia più un evento “banale”, ma un crimine complesso, organizzato e potenzialmente devastante per la vita del cittadino. Attenzione anche in auto: finestrino aperto, telefono sul sedile, furto assicurato Consumerismo richiama l’attenzione su una modalità di furto semplice ma sempre più diffusa: il furto del telefono dall’auto ferma al semaforo. Capita più spesso di quanto si creda. Il ladro si avvicina di corsa al finestrino aperto, afferra lo smartphone lasciato sul sedile passeggero – spesso incustodito mentre si ascolta la musica o si attende la luce verde – e sparisce in pochi istanti.

È un gesto rapidissimo, apparentemente invisibile, ma può trasformarsi in una perdita enorme. Evita di tenere il telefono in bella vista in auto, soprattutto durante le soste brevi in città, con i finestrini abbassati. I consigli di Consumerismo per proteggersi prima, durante e dopo il viaggio Proprio perché il telefono è diventato il centro nevralgico della nostra identità digitale, Consumerismo raccomanda a tutti i cittadini di adottare misure preventive per tutelare sé stessi e i propri dati, soprattutto in vista di viaggi e vacanze.

Prima di partire

1. Imposta un blocco schermo sicuro: PIN complesso, impronta digitale o riconoscimento facciale. Evita combinazioni scontate come “1234” o la tua data di nascita.

2. Esegui un backup completo del dispositivo su cloud o su hard disk esterno. In caso di smarrimento, potrai almeno recuperare i tuoi dati.

3. Attiva le funzioni di localizzazione (come “Trova il mio dispositivo”) per geolocalizzare il telefono o bloccarlo a distanza.

4. Aggiorna sistema operativo e app: le versioni più recenti sono spesso dotate di patch di sicurezza fondamentali.

5. Evita l’accesso automatico alle app bancarie e ai siti sensibili: inserire le credenziali ogni volta è fastidioso, ma protegge in caso di furto.

Durante il viaggio

1. Non lasciare mai il telefono incustodito su tavoli, sedie, sdraio o panchine. Bastano pochi secondi per perderlo.

2. Utilizza una custodia da collo o un marsupio antifurto nei luoghi affollati, come concerti, stazioni, spiagge e mercatini.

3. Evita di usare il telefono in modo distratto per strada, specialmente nei luoghi turistici dove i borseggiatori sanno colpire.

4. Non collegarti a reti Wi-Fi pubbliche non protette, che possono essere veicolo di accessi illeciti ai tuoi dati. Se necessario, usa una connessione VPN.

5. Fai attenzione alle porte USB pubbliche (aeroporti, bar, hotel): attraverso queste connessioni può avvenire il cosiddetto “juice jacking”, ovvero l’accesso remoto ai tuoi dati.

In caso di furto o smarrimento

1. Blocca subito la SIM contattando il tuo operatore.

2. Accedi da un altro dispositivo al servizio “Trova il mio telefono” per tentare la localizzazione o il blocco da remoto.

3. Cambia immediatamente le password di tutti gli account: email, social, home banking, SPID, ecc.

4. Denuncia l’accaduto alle forze dell’ordine, portando con te il codice IMEI del telefono, necessario per bloccarlo definitivamente.

5. Contatta la banca e blocca eventuali carte collegate al dispositivo.

6. Segnala il furto anche a Consumerismo, che può aiutarti a inoltrare reclami e attivare eventuali procedure per la tutela dei tuoi dati.

Non aspettare il furto per pensarci

Nel 2025, la perdita di uno smartphone non è più un semplice disagio: è un potenziale attacco alla tua identità. Consumerismo invita tutti i cittadini a non abbassare la guardia, soprattutto durante le vacanze, quando la soglia di attenzione cala e i ladri approfittano della nostra distrazione. Ogni smartphone è una porta di accesso alla nostra vita privata. Proteggerlo prima di partire è il miglior modo per evitare gravi conseguenze dopo. Per saperne di più o ricevere assistenza, visita il sito di Consumerismo o contatta i nostri sportelli informativi. La tua sicurezza è anche digitale.

ARGOMENTI: Consumerismo furti smartphone truffa vacanze viaggi
Barbara Molinario

Barbara Molinario è giornalista ed esperta di comunicazione, con oltre venticinque anni di esperienza nel mondo dell’editoria. Opinionista indipendente, interviene su temi legati ai consumi e alla tutela dei consumatori. Collabora con numerose testate giornalistiche, agenzie stampa, web, radio e TV, tra cui TG1, Rai Parlamento, Unomattina, Estate in Diretta, Tg2 Costume e Società, Agorà, Mi Manda Rai 3, TGR Lazio, Mattino Cinque, Ansa, Aska, Adn Kronos. È anche speaker radiofonica. Esperta di moda e costume, è direttrice del magazine Fashion News Magazine. Segretario Generale dell’associazione no profit Consumerismo, si occupa di promozione dei diritti dei cittadini e sensibilizzazione sociale. È inoltre Presidente dell’associazione Road to green 2020, con cui promuove la sostenibilità ambientale attraverso il forum internazionale “La città del futuro” e il contest #roadtogreen, che valorizza artisti, designer e innovatori. Con il progetto Road to pink è attivamente impegnata nella lotta contro la violenza di genere. Progettista di interventi per privati e bandi pubblici, opera nei settori dell’impresa e del sociale, sviluppando iniziative ad alto impatto culturale, ambientale ed educativo. È attivista nel campo della tutela e formazione dei minori. Conta all’attivo progetti come Legal Love e Mangio dopo, che affrontano temi legati al benessere psico-fisico dei più giovani, collaborando con scuole e istituzioni pubbliche. Docente di comunicazione, ufficio stampa, pubbliche relazioni e organizzazione eventi, è amministratore della società DBG Management & Consulting srl ed è tra i soci fondatori del Convention Bureau Roma e Lazio. È stata per anni attiva nel sistema Confindustria. Tra le sue pubblicazioni e produzioni: Combattere il cyberbullismo. Riconoscere le Fake News. Gestire gli haters; Zero, il libretto interattivo contro lo spreco del cibo; Racconto di una vita da Corsaro. Pier Paolo Pasolini; Riciclare è un’arte; Sostenibilità nell’industria della moda, tra nuovi trend, falsi miti. Come presidente dell’Associazione no profit Road to green 2020, dal 2016 ogni anno organizza il Forum internazionale “La città del futuro” dedicato alla promozione della sostenibilità ambientale, con il sostegno del Ministero della Transizione Ecologica, tante istituzioni e realtà private attive nel mondo dell’ecologia. Mecenate appassionata di arte e cultura, promuove e favorisce le belle arti, dal 2017 dà voce e spazio a creativi attraverso il contest #roadtogreen sostenendo concretamente artisti, designer, ricercatori, studiosi, letterati. Attivista contro la violenza di genere in ogni forma, tramite il progetto Road to pink dà voce alle donne. Amministratore della società di eventi e ufficio stampa DBG Management & Consulting, è tra i soci fondatori del Convention Bureau Roma e Lazio, per anni ha militato in Confindustria. Tra le pubblicazioni ed i videocorsi: “Combattere il cyberbullismo. Riconoscere le Fake News. Gestire gli haters.”; “Zero, il libretto interattivo contro lo spreco del cibo”; “Racconto di una vita da Corsaro. Pier Paolo Pasolini.”; “Riciclare è un’arte”; “Sostenibilità nell’industria della moda, tra nuovi trend, falsi miti”.

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