Multa da 255 milioni a Ryanair per abuso di posizione dominante, ma lo strapotere della low cost irlandese sui cieli italiani resta intatto: 52% dei passeggeri domestici e monopolio in numerosi aeroporti.
La sanzione dell’Antitrust non cancella lo strapotere di Ryanair in Italia e non corregge le storture che si registrano nel settore del trasporto aereo nel nostro Paese e che danneggiano pesantemente i cittadini italiani. Lo afferma Consumerismo No Profit dopo la multa da 255 milioni di euro inflitta dall’Autorità per la concorrenza al vettore irlandese.
Nel 2023 Ryanair ha trasportato il 52% dei passeggeri sui voli domestici guadagnando tre punti rispetto all’anno precedente e oltre 17 sul 2019. L’offerta di sedili — sempre sul segmento nazionale — è sopra il 46% anche nel 2024, secondo i dati forniti dalla piattaforma specializzata Cirium. Più di quanto mettono in vendita (assieme) le inseguitrici Ita Airways, EasyJet e Aeroitalia – spiega Consumerismo – Se si allarga lo sguardo ai voli tra l’Italia e il resto dell’Europa la quota di Ryanair si attesta sul 37% dei posti offerti. A livello aeroportuale il potere di Ryanair diventa ancora più chiaro: nei 31 scali in cui opera quest’anno, la low cost — considerando tutti i tipi di collegamenti — ha una quota del 100% a Forlì e Trapani, il 90% a Roma Ciampino e Pescara, quasi l’80% a Bergamo, terza struttura del Paese per passeggeri transitati. In 21 aeroporti Ryanair vende oltre la metà dei sedili, in 11 detiene più del 70%.
“Regioni e governo centrale hanno smantellato la compagnia di bandiera per dare spazio ad un competitor irlandese al punto che in alcuni aeroporti Ryanair ha il 100% dei voli – afferma il presidente Luigi Gabriele – Quando non vengono più dati i fondi per la continuità territoriale si lasciano a terra territori e cittadini, un problema aggravato dagli algoritmi utilizzati dalle compagnie aeree per aumentare in modo artificioso i prezzi dei biglietti, svuotando le tasche dei consumatori”.