Gli effetti a breve, medio e lungo periodo delle scelte economiche di Trump e le soluzioni per contrastarli.
Nell’analizzare gli effetti che i Dazi avranno sull’economia globale, provo, senza avere la pretesa di essere esaustivo, a spiegare come la soluzione potrebbe chiamarsi Economica Sferica.
L’economia sferica, come concetto teorico, suggerisce una visione integrata e interconnessa dell’economia globale, in cui ogni decisione economica ha effetti multidimensionali che si riflettono su più livelli (locale, nazionale e globale) e su più piani (individuale, collettivo e planetario). In questo contesto, i dazi imposti da Trump verrebbero valutati non solo in termini di impatti immediati, ma anche considerando effetti di lungo periodo, effetti collaterali e retroazioni sistemiche; e non solo impattanti sul commercio, ma anche sulla politica e la vita sociale in genere.
I dazi imposti in precedenza ad altri Paesi, come ad esempio la Cina, avevano l’obiettivo di proteggere le industrie nazionali statunitensi, come quella siderurgica e manifatturiera, rendendo più costosi i prodotti importati.
La guerra commerciale con la Cina ha avuto impatti globali:
L’economia sferica, focalizzata su un approccio economico evoluto, proprio perché realmente inclusivo, globale, intercorrelato, e focalizzato sulla produzione di prosperità e vantaggio collettivo, evidenzia come barriere commerciali e protezionismo possono funzionare solo temporaneamente e localmente; mentre nel lungo termine, e su scala globale, tendono a distorcere i mercati e rallentare l’innovazione.
Dal punto di vista dell’economia sferica, i dazi già imposti e che verranno nuovamente imposti da Trump, hanno avuto ed avranno un effetto boomerang, certamente sul medio termine. Infatti, analizzando i precedenti casi, hanno rafforzato alcuni settori nel breve termine, ma hanno anche generato instabilità globale e volatilità, ma soprattutto aumentato la complessità del sistema e la sua ambiguità; oltre che aumentato i costi per le aziende americane e spinto la Cina e altri Paesi a diversificare le loro fonti di approvvigionamento. Questo dimostra che l’economia non è lineare (causa-effetto diretto), ma funziona con effetti di ritorno, anche indiretto, proprio come una sfera: le decisioni protezionistiche prese per proteggere un solo determinato punto finiscono per avere impatti diretti ed indiretti su tutto il sistema, spesso con conseguenze inaspettate, proprio perché in una sfera tutti i punti sono equidistanti dal centro e, in caso di pressione, questa viene distribuita equamente su tutti i suoi punti.
Questi punti sono gli esseri umani (essi stesse sfere) che all’interno di quell’organismo sociale operano, sia individualmente che collettivamente, sul piano economico e su quello politico.