La settimana di shopping aiuterà i consumatori a fare acquisti di Natale. Spesa stimata pari a 75 milioni di euro. Il presidente Giorgio Vargiu: “Evitare shopping compulsivo e sostenere i negozi di vicinato”. Ecco i consigli di Adiconsum per fare acquisti sicuri ed evitare fregature.
Scatta anche in Sardegna la settimana del “Black Friday”, con sconti e promozioni nei negozi e presso le catene commerciali. Una occasione particolarmente attesa dai consumatori della regione, che quest’anno aiuterà le famiglie ad anticipare i regali di Natale. Lo afferma Adiconsum Sardegna, che mette in guardia i consumatori da truffe e raggiri legati soprattutto agli acquisti online, e alla trappola dello shopping “compulsivo”.
“Negli ultimi anni il Black Friday si è imposto anche in Sardegna, attirando un numero crescente di utenti che approfitta delle promozioni per cambiare la lavatrice o comprare un nuovo cappotto – spiega il presidente Giorgio Vargiu – Elettronica, abbigliamento, calzature e accessori sono infatti i prodotti più ricercati dai consumatori sardi durante la settimana di sconti, e quest’anno crescerà la fetta di utenti che approfitterà del Black Friday per anticipare i regali di Natale.
È importante però non farsi prendere dall’ansia dell’acquisto e non cadere nella trappola dello shopping compulsivo: prima di effettuare un acquisto, è bene chiedersi sempre se quel bene che stiamo acquistando ci serve realmente, se lo utilizzeremo e se siamo in grado di affrontare tale spesa, anche alla luce dell’attuale situazione delle bollette e dell’inflazione”.
In base alle stime di Adiconsum Sardegna, in regione si faranno acquisti per circa 75 milioni di euro, il 70% dei quali sulle piattaforme di e-commerce e sui siti web dei vari negozi.
“L’aumento dell’attenzione dei consumatori verso il Black Friday e le vendite sul web ha portato ad un aumento esponenziale delle truffe online – avvisa il presidente Vargiu – Per tale motivo invitiamo i consumatori alla massima prudenza, e a verificare sempre le offerte anche nei negozi fisici: quando possibile, meglio comprare nei piccoli esercizi, in modo da sostenere l’economia locale e non i giganti dell’e-commerce”.