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Consumerismo lancia l’allarme: l’86% dei giocattoli extra UE venduti online è pericoloso per i bambini

Secondo l’indagine di Toy Industries of Europe l’86% dei giocattoli acquistati da venditori extra UE non rispetta le norme di sicurezza. L’Osservatorio Consumerismo ha esaminato i dati emersi a Bruxelles ed ha approfondito i contenuti dello studio.

Consumerismo ha esaminato i dati emersi dal comunicato europeo di Toy Industries of Europe e lancia un allarme che riguarda da vicino famiglie e consumatori italiani. La percentuale di giocattoli non sicuri acquistati online da venditori extra UE raggiunge livelli mai registrati prima.

 

L’86% dei prodotti testati non supera le verifiche di conformità e presenta rischi concreti per la salute dei bambini, una quota in crescita rispetto all’80% rilevato l’anno precedente . Si tratta di un segnale che deve far riflettere perché dimostra che i meccanismi di controllo, pur previsti dalle normative europee, non riescono a intercettare l’ondata di prodotti venduti da operatori privi di responsabilità diretta sul territorio dell’Unione.

L’indagine di Toy Industries of Europe evidenzia problemi gravi come piccole parti facilmente staccabili, batterie a bottone accessibili, ventose che possono ostruire le vie respiratorie e presenza di sostanze tossiche oltre i limiti consentiti . I controlli sono stati svolti su giocattoli acquistati su sette piattaforme molto diffuse, concentrandosi sui prodotti di venditori terzi extra UE che operano in modo massiccio nel mercato italiano ed europeo. Molti degli stessi articoli già segnalati come pericolosi lo scorso anno continuano a essere disponibili, spesso da parte degli stessi venditori, con un evidente fallimento delle misure correttive previste dal nuovo Regolamento europeo sulla Sicurezza Generale dei Prodotti.

Secondo i dati riportati nell’indagine, la vera criticità è strutturale perché le piattaforme non assumono alcun ruolo di responsabilità per la sicurezza dei prodotti venduti da terzi, nonostante facilitino attivamente la transazione, e i venditori extra UE eludono l’obbligo di nominare una persona responsabile sul territorio comunitario . Questo crea un vuoto di responsabilità che ricade sui consumatori, lasciati di fatto senza alcuna protezione effettiva.

Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo, invita alla massima prudenza. Il suo consiglio è netto: non comprate giocattoli extra UE, soprattutto se venduti da marketplace che non forniscono garanzie sulla presenza di un operatore responsabile in Europa. La tutela dei bambini non può essere delegata alla speranza che un prodotto sia conforme. La scelta d’acquisto diventa un gesto di sicurezza che ogni famiglia deve compiere con consapevolezza.

Per questo Consumerismo propone alcune buone praticiche utili a chi acquista online. Occorre controllare sempre che il prodotto riporti la marcatura CE correttamente visibile, verificare che il venditore abbia un indirizzo valido e rintracciabile nell’Unione Europea, evitare articoli privi di marca o descrizioni incomplete, preferire negozi fisici e rivenditori autorizzati quando si tratta di giochi destinati ai più piccoli. Le famiglie possono ridurre i rischi anche controllando recensioni, tempi di consegna anomali e prezzi troppo bassi rispetto alla media di mercato. Un prezzo irrealistico è spesso un indice di assenza di controlli.

L’aumento dei casi segnalati negli ultimi anni conferma una tendenza che impatta il sistema dei consumi, l’economia e la sostenibilità. Ogni prodotto non conforme che arriva nelle case italiane genera sprechi, perché finisce per essere smaltito rapidamente, e produce costi nascosti in termini ambientali, sanitari e sociali. Per questo diventa utile scegliere giocattoli certificati, prodotti durevoli e materiali di qualità, contribuendo a un modello di consumo più sicuro e più sostenibile.

L’Osservatorio Consumerismo continuerà a monitorare il fenomeno. È necessario che le istituzioni europee rafforzino i controlli, che le piattaforme assumano responsabilità diretta e che ai cittadini siano forniti strumenti chiari per orientare gli acquisti. La sicurezza dei bambini non può essere oggetto di compromesso e l’unico modo per proteggere davvero le famiglie è pretendere che chi vende nel mercato europeo rispetti pienamente le regole.

Fonte: indagine TIE 2025 sui giocattoli acquistati online.

Barbara Molinario

Barbara Molinario è giornalista ed esperta di comunicazione, con oltre venticinque anni di esperienza nel mondo dell’editoria. Opinionista indipendente, interviene su temi legati ai consumi e alla tutela dei consumatori. Collabora con numerose testate giornalistiche, agenzie stampa, web, radio e TV, tra cui TG1, Rai Parlamento, Unomattina, Estate in Diretta, Tg2 Costume e Società, Agorà, Mi Manda Rai 3, TGR Lazio, Mattino Cinque, Ansa, Aska, Adn Kronos. È anche speaker radiofonica. Esperta di moda e costume, è direttrice del magazine Fashion News Magazine. Segretario Generale dell’associazione no profit Consumerismo, si occupa di promozione dei diritti dei cittadini e sensibilizzazione sociale. È inoltre Presidente dell’associazione Road to green 2020, con cui promuove la sostenibilità ambientale attraverso il forum internazionale “La città del futuro” e il contest #roadtogreen, che valorizza artisti, designer e innovatori. Con il progetto Road to pink è attivamente impegnata nella lotta contro la violenza di genere. Progettista di interventi per privati e bandi pubblici, opera nei settori dell’impresa e del sociale, sviluppando iniziative ad alto impatto culturale, ambientale ed educativo. È attivista nel campo della tutela e formazione dei minori. Conta all’attivo progetti come Legal Love e Mangio dopo, che affrontano temi legati al benessere psico-fisico dei più giovani, collaborando con scuole e istituzioni pubbliche. Docente di comunicazione, ufficio stampa, pubbliche relazioni e organizzazione eventi, è amministratore della società DBG Management & Consulting srl ed è tra i soci fondatori del Convention Bureau Roma e Lazio. È stata per anni attiva nel sistema Confindustria. Tra le sue pubblicazioni e produzioni: Combattere il cyberbullismo. Riconoscere le Fake News. Gestire gli haters; Zero, il libretto interattivo contro lo spreco del cibo; Racconto di una vita da Corsaro. Pier Paolo Pasolini; Riciclare è un’arte; Sostenibilità nell’industria della moda, tra nuovi trend, falsi miti. Come presidente dell’Associazione no profit Road to green 2020, dal 2016 ogni anno organizza il Forum internazionale “La città del futuro” dedicato alla promozione della sostenibilità ambientale, con il sostegno del Ministero della Transizione Ecologica, tante istituzioni e realtà private attive nel mondo dell’ecologia. Mecenate appassionata di arte e cultura, promuove e favorisce le belle arti, dal 2017 dà voce e spazio a creativi attraverso il contest #roadtogreen sostenendo concretamente artisti, designer, ricercatori, studiosi, letterati. Attivista contro la violenza di genere in ogni forma, tramite il progetto Road to pink dà voce alle donne. Amministratore della società di eventi e ufficio stampa DBG Management & Consulting, è tra i soci fondatori del Convention Bureau Roma e Lazio, per anni ha militato in Confindustria. Tra le pubblicazioni ed i videocorsi: “Combattere il cyberbullismo. Riconoscere le Fake News. Gestire gli haters.”; “Zero, il libretto interattivo contro lo spreco del cibo”; “Racconto di una vita da Corsaro. Pier Paolo Pasolini.”; “Riciclare è un’arte”; “Sostenibilità nell’industria della moda, tra nuovi trend, falsi miti”.

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