La fissazione di un cap per il prezzo del gas così come per altri generi di prima necessità nonchè il finanziamento dell’autoproduzione in generale sia di fonti energetiche che di materie prime sono misure necessarie ma che devono essere associate anche alle ulteriori messe in campo dal Governo o in fase di realizzazione e che devono avere un orizzonte temporale non trascurabile per dare stabilità sia economica che sociale. In particolare si parla di: azzeramento degli oneri di sistema, abbattimento dell’iva sull’energia elettrica e il gas, estensione del bonus energia elettrica e gas con innalzamento dei parametri isee, rateizzazione delle bollette anche per i non morosi, abbattimento delle accise e dell’iva sui carburanti ma anche crediti d’imposta per le aziende, tassazione degli extraprofitti a livello europeo delle società che oggi sono all’origine della speculazione etc…il tutto cercando di contenere ulteriori scostamenti di bilancio che per uno stato con un debito pubblico elevato stanno diventando un problema, utilizzando invece l’extragettito per lo stato generato dall’aumento dei prezzi.
Cosa fare quindi?
Per quanto riguarda i consumatori necessario è fare una spesa sempre più responsabile, riducendo i consumi di gas ed energia elettrica anche con piccoli accorgimenti (abbassare di uno o due gradi il riscaldamento, lavare a bassa temperatura, effettuare i brevi spostamenti prediligendo la bicicletta, condividere con altre persone il viaggio in macchina, spegnere il condizionatore in auto etc.) ma anche effettuando la spesa consapevole e cioè, acquistando prodotti necessari, preferendo quelli in offerta, controllando gli scaffali che si trovano più in alto o più in basso rispetto ai nostri occhi, prediligendo quelli a km 0 che accusano meno il caro trasporto… e se si teme proprio il caro prezzi, facendo un pochino di scorta di prodotti a lunga scadenza, senza però poi sprecarli perchè non utilizzati.