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Speculazione alle stelle: dal prezzo del gas al carrello della spesa. I motivi

E' in ascesa libera il prezzo della spesa per i consumatori italiani. Le cause, non più di un mese fa venivano ricondotte al blocco della produzione e al drastico aumento della domanda causati dalla pandemia Covid e ora, ad aggravare le cose, ci sarebbe anche il conflitto Russia Ucraina.

I prezzi impazziti sono legati ad un reale aumento dei costi delle materie prime e della produzione?

In realtà le sfumature sono molteplici ma alla base sta proprio un grande tarlo dei nostri tempi, il mercato finanziario. Dinamiche slegate dall’economia reale stanno creando una enorme bolla speculativa. Il tutto è testimoniato da importanti volumi di attività di trading sull’energia e non solo e flussi di gas anche dalla Russia e comunque per l’Italia stabili se non abbondanti nonchè da stoccaggi consistenti ma…fermi… E così si verifica che il primo e l’ultimo anello della catena produttiva e l’ultimo di quella distributiva ne pagano le conseguenze. Nel mezzo la grande speculazione e gli extraprofitti. E così dal prezzo del gas che segna un incremento pari a oltre 10 volte rispetto a quello del primo bimestre 2021 si passa ad un prezzo dell’energia che a ruota è in grande risalita così come il prezzo dei carburanti, tanto da portare i cittadini e le imprese a tagliare i consumi. Gli effetti di questi aumenti ovviamente non si ripercuotono solo sulla bolletta o sul carburante ma a cascata su tutti i beni ed i servizi (come ormai lo ripetiamo da mesi). Le politiche di embargo di alcuni prodotti e la scarsità di altri a causa di quanto sta avvenendo in Ucraina (mais ed altri cereali ad esempio) stanno ulteriormente facendo salire i prezzi negli scaffali dei supermercati ma anche e soprattutto nei negozi di vicinato, nei ristoranti, nei bar, nei panifici etc.
L’inflazione segna un + 6% riducendosi il potere di acquisto delle famiglie in considerazione dei prezzi in salita (si stima un aumento del costo della spesa di circa 60 euro a settimana per una famiglia tipo) e dei salari fermi.

Non va meglio per il popolo degli autonomi e delle imprese

La reazione immediata e diretta all’aumento dei prezzi resta per il cittadino la chiusura del suo portafoglio. Facendo un esempio se il prezzo di una pizza margherita poteva considerarsi equo a 6 euro ora, con l’impennata dei costi energetici per la sua produzione e dei costi delle materie per realizzarla dovrebbe essere venduta ad almeno 12 euro. La reazione a una tale rivisitazione dei prezzi sarebbe un crollo immeditato dei consumi.

La grande distribuzione

A soffrirne di meno sarebbe la grande distribuzione, così come è avvenuto nell’epoca covid, forte di un potere contrattuale importante nella determinazione dei prezzi di acquisto dei prodotti e di una capacità maggiore di magazzino. Il panettiere, il ristoratore, il negozio di vicinato invece si troverebbero unicamente a subire costi incontrollabili, riversarli sulla clientela e così vederla scappare.

Problemi di approvvigionamento non ci saranno e gli scaffali dei supermercati non resteranno vuoti ma occorre intervenire subito per evitare che anche la spesa per mangiare diventi un bene di lusso.

Le misure su energia e carburanti

La fissazione di un cap per il prezzo del gas così come per altri generi di prima necessità nonchè il finanziamento dell’autoproduzione in generale sia di fonti energetiche che di materie prime sono misure necessarie ma che devono essere associate anche alle ulteriori messe in campo dal Governo o in fase di realizzazione e che devono avere un orizzonte temporale non trascurabile per dare stabilità sia economica che sociale. In particolare si parla di: azzeramento degli oneri di sistema, abbattimento dell’iva sull’energia elettrica e il gas, estensione del bonus energia elettrica e gas con innalzamento dei parametri isee, rateizzazione delle bollette anche per i non morosi, abbattimento delle accise e dell’iva sui carburanti ma anche crediti d’imposta per le aziende, tassazione degli extraprofitti a livello europeo delle società che oggi sono all’origine della speculazione etc…il tutto cercando di contenere ulteriori scostamenti di bilancio che per uno stato con un debito pubblico elevato stanno diventando un problema, utilizzando invece l’extragettito per lo stato generato dall’aumento dei prezzi.

Cosa fare quindi?

Per quanto riguarda i consumatori necessario è fare una spesa sempre più responsabile, riducendo i consumi di gas ed energia elettrica anche con piccoli accorgimenti (abbassare di uno o due gradi il riscaldamento, lavare a bassa temperatura, effettuare i brevi spostamenti prediligendo la bicicletta, condividere con altre persone il viaggio in macchina, spegnere il condizionatore in auto etc.) ma anche effettuando la spesa consapevole e cioè, acquistando prodotti necessari, preferendo quelli in offerta, controllando gli scaffali che si trovano più in alto o più in basso rispetto ai nostri occhi, prediligendo quelli a km 0 che accusano meno il caro trasporto… e se si teme proprio il caro prezzi, facendo un pochino di scorta di prodotti a lunga scadenza, senza però poi sprecarli perchè non utilizzati.

Barbara Puschiasis

Vice Presidente dell'Associazione Consumerismo no profit. Avvocato, è da sempre impegnata nell’affermazione dei valori e dei diritti dei cittadini – consumatori, nonché nella responsabilità sociale dei portatori di interessi del mondo economico e istituzionale. Ha ricoperto diversi incarichi, sia a livello locale sia nazionale, di rappresentanza dei consumatori nelle più importanti realtà associative, nonché in diversi organismi, anche ministeriali, ed enti pubblici, tavoli tecnici governativi, gruppi di studio. E’ in prima linea nella difesa delle vittime dei più importanti scandali bancari e finanziari, nonché in materia di responsabilità medica, privacy, contrattualistica, utility e sui temi di attualità che coinvolgono i diritti degli utenti. Ha preso parte come docente a molti eventi formativi rivolti a cittadini, professionisti e studenti universitari. Vanta una presenza costante sui media, sia locali sia nazionali, con diverse rubriche e interventi.
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