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Ritirati i vaccini AstraZeneca, cosa sta succedendo?

È una notizia che fa tremare le fondamenta della nostra sicurezza sanitaria: AstraZeneca ha annunciato oggi il ritiro mondiale del suo vaccino contro il COVID-19, Vaxzevria. Il mondo intero si chiede: possiamo dormire tranquilli? Precautelativamente CONSUMERISMO No profit costituisce un team di investigazione legale

I media internazionali hanno riportato con allarme che l’azienda farmaceutica ha preso la decisione di ritirare il suo vaccino, aggiungendo il colpo finale al caos già diffuso dall’inizio di questa pandemia globale. E non è finita qui: AstraZeneca ha anche dichiarato che revocerà le autorizzazioni all’immissione in commercio del Vaxzevria in Europa. Come possiamo continuare a fidarci di un’azienda che improvvisamente ritira un vaccino?

Probabilmente il motivo del ritiro non sono gli effetti collaterali che erano già stati descritti e si conoscevano ma semplicemente che i vaccini ad mRNA sono più efficaci ed hanno meno effetti collaterali e possono essere aggiornati rapidamente alle mutazioni del virus.

Siamo fermamente convinti che il lavoro di centinaia di scienziati in tutto il mondo sia stato straordinario per la salute globale, ma è altrettanto necessario che proprio a difesa di studi che sono durati anni e a tutela del buon nome della scienza e della ricerca, si faccia chiarezza e si sciolgano i dubbi sollevati dagli avvenimenti degli ultimi giorni. Per questo senza alimentare allarmismi o teorie complottiste, Consumerismo ha deciso di essere critico e invistigare su quanto sta accadendo.

Cosa c’è dietro a questa decisione?

L’azienda si giustifica con una “eccedenza di vaccini aggiornati disponibili”. Possiamo continuare a credere a questa narrativa? È evidente che l’ipotesi che possa esserci qualcosa di più dietro a questo ritiro improvviso, alimenta le paure dei cittadini.

Le voci si levano ovunque: troppi i decessi e gli effetti collaterali devastanti causati dal vaccino vengono sempre più legati alla vaccinazione e va fatta massima chiarezza. Questa non deve diventare una teoria cospirativa, ma va verificata la realtà che stiamo affrontando. Mentre milioni di persone in tutto il mondo si sono sottoposte più o meno spontaneamente a questo vaccino nella speranza di tornare a una vita normale, non vorremmo che qualcuno risulti aver tradito la fiducia di tutti.

Cosa ci aspetta ora?

Chiunque abbia ricevuto il vaccino richiamato giustamente si chiederà se è al sicuro, se il suo corpo reagirà in qualche modo, se le autorità sanitarie continueranno a coprire qualche altra verità. La fiducia nel settore farmaceutico è stata scossa fino alle fondamenta, e con ragionevole preoccupazione.

È ora di alzare l’attezione e verificare analiticamente verità e responsabilità. L’azienda deve essere tenuta sotto i riflettori e chiamata a rispondere delle sue azioni nel caso ve ne siano, o in caso contrario scagionata. Non possiamo più permettere che la nostra salute venga messa in pericolo da eventuali capitani di azienda senza scrupoli che cercano solo di salvare la propria pelle.

Il tempo dell’incertezza è finito. È ora che coloro che hanno avuto comportamenti malevoli, si assumano gli oneri delle conseguenze delle loro azioni nel caso risultino responsabili. La sicurezza e la salute delle persone non possono essere sacrificate sull’altare del profitto. Ma è anche ora di contrastare ogni fenomeno distorsivo che possa incrinare la credibilità di scienza e scenziati. Tutto a viso aperto, trasparente e chiaro.

Per questi motivi, Consumerismo No profit ha deciso di costituire un team di investigazione e protezione legale anche per capire cosa c’è sotto alcuni fenomeni di decessi improvvisi, in particolar modo nel mondo delle forze dell’ordine che sono state le prime ad essere obbligate alla vaccinazione.

Per informazioni o segnalazioni di casi per “fenomeni avversi da vaccino”, compila questo modulo.

(potrai cancellarti in ogni momento)

Marina Condoleo

Laureata in giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma, ha acquisito un master in criminologia e ha maturato esperienza in oltre 20 anni in campo di esecuzione penale e diritto societario. Nel corso degli ultimi 10 anni ha collaborato con diverse associazioni nell’ambito dell’educazione alla legalità in età adolescenziale, partecipando a molteplici attività anche in collaborazione con l’Associazione nazionale magistrati e il consiglio dell’ordine degli Avvocati di Roma.

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