
Con anni di ritardo anche l’Arera scopre che il prezzo dell’energia praticato in Italia è unicamente frutto della speculazione dei mercati finanziari. Lo afferma Consumerismo no profit, commentando i dati inviati dall’Autorità nella segnalazione a Governo e Parlamento sul “Monitoraggio dei contratti di approvvigionamento destinati all’importazione di gas in Italia”.
“Sono 12 mesi che gridiamo nel vuoto sostenendo che il prezzo del gas allo stato attuale non ha nulla a che vedere con elementi di mercato (domanda e offerta), e che ormai l’80% del prezzo è frutto unicamente della speculazione finanziaria mascherata da coperture e garanzie, su borse internazionali che non hanno la benché minima idea di come funziona l’economia reale” – spiega il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele.
“I 28,5 miliardi di euro stanziati dal Governo per contrastare il caro-energia non sono stati spesi in modo corretto, e la politica deve tornare a prevalere sul mercato e soprattutto sulla finanza – prosegue Gabriele – Per questo, anche dopo l’ennesima e tardiva prova che ha appena fornito ARERA, ci aspettiamo che il Governo italiano si attivi contro gli speculatori che stanno dissanguando l’economia e i bilanci della famiglie, dichiarando lo stato di emergenza energetica nazionale e incentivando ogni forma di autoproduzione e autoconsumo da fonti rinnovabili di cui l’Italia è ricca e che, secondo le stime più autorevoli, in soli 3 anni potrebbero far raggiungere l’autosufficienza energetica”.