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FERMATEVI: no al pignoramento rapido e uso banche dati

Tra legge di bilancio e legge sulla concorrenza emergono proposte che favoriscono i grandi operatori e minano i diritti dei consumatori. È tempo di chiedersi per chi lavora davvero il Parlamento

Nel silenzio generale e tra le pieghe di leggi complesse, si stanno preparando norme che rischiano di cambiare in modo radicale il rapporto tra cittadini, imprese e Stato. Mentre i consumatori continuano a fare i conti con bollette alte, inflazione e salari fermi, in Parlamento si lavora su emendamenti che sembrano scritti su misura per i grandi operatori economici, non per i cittadini. Il rischio è che la politica perda definitivamente il contatto con la realtà quotidiana delle famiglie.

La prima novità preoccupante è la possibilità di introdurre un cosiddetto “pignoramento rapido”, un meccanismo che permetterebbe agli avvocati delle società creditrici di ottenere un titolo esecutivo senza passare da un giudice. In pratica, chi contesta una bolletta o una fattura potrebbe ritrovarsi con il conto corrente pignorato senza nemmeno avere avuto la possibilità di difendersi. Questo stravolge uno dei principi fondamentali del diritto italiano, quello della tutela giurisdizionale, e apre la strada a un sistema in cui la parte economicamente più forte può agire senza controllo.

Non meno grave è la proposta di rendere legale l’uso massivo dei dati personali da parte di operatori energetici e telefonici. Oggi molte aziende utilizzano banche dati per contattare i clienti con offerte commerciali, spesso senza consenso esplicito. Ora si vorrebbe autorizzare questa pratica in modo ufficiale, con la giustificazione di migliorare il servizio. Si tratta di un pericoloso passo indietro rispetto alle conquiste sulla privacy e alla tutela dei dati personali sancita dal GDPR.

C’è poi un emendamento che prevede di vietare alle piattaforme digitali di mostrare in anticipo il costo di una corsa in taxi. Un colpo alla trasparenza che andrebbe a svantaggio diretto dei cittadini, i quali perderebbero uno strumento di confronto dei prezzi e di scelta consapevole. In un periodo in cui si parla di economia sostenibile e smart mobility, questa misura appare come un ritorno al passato, dove l’informazione era un privilegio e non un diritto.

Questi provvedimenti, se approvati, avranno conseguenze concrete sui consumi e sulla fiducia dei cittadini. Un sistema che limita la trasparenza e la tutela legale non può favorire un’economia sana. I cittadini devono tornare a essere al centro del processo decisionale. Chi governa dovrebbe avere il coraggio di opporsi alle pressioni dei grandi interessi e ricordare che il proprio mandato arriva dagli elettori, non dalle lobby.

Per difendersi, i consumatori devono innanzitutto informarsi, leggere con attenzione le comunicazioni che arrivano da aziende e istituzioni, e rivolgersi alle associazioni di tutela quando si trovano davanti a pratiche scorrette. È importante conservare ogni documento, non firmare contratti telefonici o digitali senza averli letti e non cedere alla fretta imposta da offerte “imperdibili”. La consapevolezza è oggi la prima forma di resistenza civile.

La politica deve tornare a rappresentare le persone comuni. Ogni legge che riduce i diritti dei cittadini o rafforza i poteri delle grandi imprese è una sconfitta per la democrazia. Se davvero vogliamo un Paese sostenibile, dobbiamo costruire un sistema dove il consumatore è informato, protetto e rispettato, non un bersaglio facile da colpire.

Luigi Gabriele

Luigi Gabriele è un giornalista (iscritto al'ODG del Lazio) e comunicatore pubblico (iscritto all'associazione di categoria), con una solida expertise in relazioni istituzionali e comunicazione pubblica. La sua formazione accademica include una laurea in Scienze Politiche Universià Sapienza di Roma con indirizzo politico amministrativo e una specializzazione in affari regolatori, relazioni istituzionali e comunicazione pubblica. Dopo aver maturato diverse esperienze professionali in aziende e università, dal 2008 è attivamente impegnato nel sociale come attivista per la tutela dei consumatori. In questo ambito, ha ricoperto il ruolo di esperto e comunicatore pubblico per le principali organizzazioni del settore. Luigi Gabriele è un consulente stabile per i principali media italiani in materia di economia & consumi. La sua competenza è riconosciuta anche a livello istituzionale, essendo componente dei gruppi di lavoro sulla tutela del consumatore del Ministero dello Sviluppo Economico e avendo fornito consulenza specialistica a numerose commissioni parlamentari su testi legislativi riguardanti la protezione dei consumatori. Attualmente, è presidente di Consumerismo no profit, la lobby indipendente dei consumatori italiani. E' docente in comunicazione pubblica presso il Master di secondo livello in "Management e governance della pubblica amministrazione" dell'Università Niccolò Cusano. La sua carriera testimonia un impegno costante per l'informazione, la difesa dei diritti e la promozione della conoscenza. presidenza@consumerismo.it www.luigigabriele.it
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