Il contratto di rete consiste in un istituto innovativo all’interno del nostro sistema produttivo idoneo a concretizzare e formalizzare una modalità di collaborazione tra due o più imprese.
Questo strumento formalizza e disciplina obbiettivi condivisi tra più soggetti che “sposano” una finalità comune.
La normativa che lo introduce è il D.L. n. 5 del 10 febbraio 2009.
Il contratto di rete può consentire anche l’acquisizione di una soggettività giuridica autonoma; inoltre, può dotarsi di un fondo patrimoniale e di un organo comune eventualmente munito di potere di rappresentanza.
Tale strumento può essere attivato nell’ambito delle comunità energetiche. Di fatto l’organizzazione necessaria per attivare e gestire una comunità energetica necessita di diversi soggetti (o retisti) i quali dovranno seguire un programma di azione comune.