Ciao a tutti, vi parlo di Giovanna, donna di una cinquantina d’anni, separata, che vive con il figlio Matteo di 10 anni in una località dell’Alto Adriatico e fino a due anni fa era dipendente a tempo pieno presso un’azienda commerciale, settore pesca e ristorazione.
Causa crisi Covid, è passata a part-time, perché l’azienda ha dovuto ridurre i ranghi. Lo stipendio è passato da 1300 a 800 euro. Ha anche mezzo mutuo da pagare sulla casa dove vive, che Le è stata assegnata contestualmente alla separazione, e l’ex marito a sua volta non ha lavoro e a mala pena riesce a passarle gli alimenti per Matteo.
Giovanna ha fatto due conti, non riusciva più a far fronte alla rata del mutuo e ad assicurare la sussistenza propria e di Matteo, c’era il forte rischio del pignoramento della casa, e – mentre con altre amiche stava cercando di formare una cooperativa che le consentirebbe di guadagnare i 1.300 euro di prima – si è rivolta a noi dello Sportello ripartenza.
Con Giovanna ci siamo messi a tavolino e ci ha raccontato qualche particolare in più sulla sua situazione. Uno addirittura decisivo, perché non sapeva di avere una possibilità di finanziamento, al di fuori di amici, parenti e della sua banca, che non aveva mai considerato. Non è gran cosa, sono 5.000 euro, ma le hanno consentito di respirare, non vivere in ansia e prepararsi al cambio di lavoro nella cooperativa, senza temere di far mancare qualcosa a Matteo.
Giovanna è ripartita!
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