Roma, 07/05/2025 – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha chiuso con l’accoglimento di impegni il procedimento nei confronti di Enel Energia, avviato per presunte pratiche commerciali scorrette nella comunicazione dei rinnovi contrattuali delle forniture di luce e gas, con decorrenza tra giugno 2023 e aprile 2024.
Il provvedimento prevede rimborsi per oltre 40.000 clienti, per un valore complessivo superiore a 5 milioni di euro, destinati a chi ha ricevuto comunicazioni poco chiare o mai recapitate riguardo alle nuove condizioni economiche.
Il caso si inserisce in una vicenda ben più ampia: nel 2023 l’AGCM aveva già sanzionato Enel Energia per 10 milioni di euro, proprio per modifiche unilaterali ritenute scorrette delle condizioni contrattuali. Una sanzione poi annullata dal TAR nel 2024. Da qui la riapertura del dossier, oggi concluso con misure che, secondo Consumerismo, non colgono la reale portata del problema.
Il Dott. Giovanni Riccobono, Direttore Generale dell’Associazione Consumerismo e Coordinatore dello Sportello +Tutela, dichiara: “Parliamo di una società che detiene il 41,6% del mercato libero tra utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione. Questo significa oltre 10 milioni di punti di prelievo. Limitare i rimborsi a soli 40.000 clienti è come gettare un granello di sabbia nel deserto: stiamo parlando di una percentuale sotto lo 0,5% dei clienti della società. L’invio di semplici email o lettere – spesso mai recapitate o percepite come pubblicità – ha messo milioni di famiglie nella condizione di subire aumenti inconsapevoli.”
Cosa possono fare i consumatori
L’Associazione Consumerismo consiglia ai cittadini di verificare se le condizioni economiche del proprio contratto siano cambiate tra giugno 2023 e aprile 2024, controllando con attenzione la posta cartacea o le email ricevute da Enel Energia — in particolare quelle che potrebbero essere state scambiate per semplici messaggi promozionali — e confrontando le bollette precedenti e successive al rinnovo per individuare eventuali variazioni anomale.
Nel caso si sospettino aumenti non chiaramente comunicati, è possibile presentare un reclamo scritto ad Enel Energia tramite PEC o raccomandata. In assenza di risposta o in caso di esito insoddisfacente, il consumatore ha sempre la possibilità di attivare una procedura di conciliazione gratuita attraverso il Servizio Conciliazione dell’Autorità ARERA.