
In un’Italia sempre più esposta a fenomeni climatici violenti, è fondamentale sapere quali polizze attivare per proteggere la casa, i beni e l’auto.
Vediamo quindi quali sono le principali assicurazioni contro i danni da eventi atmosferici e cosa è importante sapere prima di sottoscriverle.
Come ci si assicura contro i danni da eventi atmosferici?
In Italia, mentre per le imprese esiste l’obbligo di stipulare una polizza contro le calamità naturali, per i privati non c’è ancora una norma che imponga la copertura assicurativa contro gli eventi atmosferici. Tuttavia, oggi è fondamentale valutare una protezione specifica, considerando che il 94% (dati ISPRA 2021) dei comuni italiani si trova in aree a rischio idrogeologico: piogge torrenziali, grandinate improvvise, frane e alluvioni, gli eventi atmosferici estremi sono sempre più frequenti e intensi. Solo il 5% delle abitazioni italiane è coperto da una polizza specifica contro eventi catastrofali (dati ASVIS 2024). Tra l’altro, nel nostro Paese, la maggior quota di ricchezza delle famiglie è investita in immobili, tanto che circa l’80% ne possiede uno.
Le assicurazioni che proteggono i cittadini si dividono in diverse tipologie: la classica polizza sulla casa, che tutela l’edificio e le sue parti fisse, e la polizza sul contenuto, che copre i beni all’interno dell’abitazione. Ma attenzione: spesso queste non includono automaticamente i danni da calamità naturali come alluvioni o frane. Serve quindi un’estensione o una polizza dedicata agli eventi atmosferici, che includa esplicitamente fenomeni sempre più frequenti come bombe d’acqua, grandinate, trombe d’aria, smottamenti e allagamenti.
Che differenza c’è tra gli eventi naturali e gli eventi catastrofali?
Gli eventi naturali sono eventi che si verificano a causa di fenomeni naturali come grandinate, uragani, tempeste, tornado, fenomeni elettrici, bombe d’acqua e simili, sono dunque considerati parte del ciclo naturale del pianeta.
Gli eventi catastrofali sono eventi naturali estremi e inaspettati che possono causare danni estesi e gravi alle persone, alle proprietà o all’ambiente. Parliamo di calamità naturali quali terremoti e alluvioni, che spesso richiedono risorse significative per il ripristino e il recupero dei danni generati.
Assicurazione per edifici residenziali: cosa copre e quando è utile
L’assicurazione per edifici residenziali è una polizza rivolta ai proprietari di casa che offre copertura in caso di danni strutturali causati da eventi come incendi, temporali o allagamenti dovuti alla rete idrica. Rientrano generalmente nella copertura elementi installati in modo permanente, come pareti, tetto, riscaldamento e cucina fissa. Chi vive in affitto, di norma, non può sottoscrivere questo tipo di assicurazione: la responsabilità di proteggere l’edificio spetta al proprietario. È comunque utile verificare se l’immobile in cui si abita è assicurato, soprattutto in zone soggette a fenomeni atmosferici intensi.
Queste assicurazioni valgono sia per la casa che per le automobili oppure sono distinte?
Sono polizze distinte. Per quanto riguarda la casa, si può scegliere una copertura sull’immobile, sugli impianti fissi e sul contenuto. A questa si può aggiungere una garanzia per eventi atmosferici, che è opzionale ma fondamentale per avere una tutela completa.
Per le automobili, invece, oltre alla RC obbligatoria, è possibile stipulare una polizza Kasko o una garanzia accessoria per eventi naturali. Questa può coprire danni da grandine, allagamenti, caduta di alberi o rami. Ma anche in questo caso è importante leggere bene la polizza: non tutte le garanzie includono gli stessi eventi, e bisogna prestare attenzione a franchigie e massimali. A volte il danno, come un parabrezza rotto, può essere inferiore alla franchigia e quindi non risarcito. La garanzia per eventi naturali può costare da 100 a oltre 300 euro l’anno, ma fa la differenza quando il danno è significativo.
Come funziona la franchigia?
La franchigia è la parte del danno che resta a carico dell’assicurato in caso di sinistro. In pratica, è una soglia sotto la quale l’assicurazione non interviene o interviene solo in parte.
Esistono due tipi principali:
· Franchigia assoluta: se il danno è inferiore alla franchigia, non ricevi alcun rimborso; se è superiore, ti verrà rimborsata solo la parte eccedente.
Esempio: franchigia di 500€, danno di 800€ → ti rimborsano 300€.
· Franchigia relativa: se il danno è inferiore o uguale alla franchigia, non vieni rimborsato; se è superiore, viene rimborsato l’intero importo.
Esempio: franchigia di 500€, danno di 800€ → ti rimborsano 800€.
È sempre importante leggere il contratto per capire che tipo di franchigia è prevista e a quanto ammonta.
Quando è il Comune a dover risarcire i danni provocati dal maltempo?
Il Comune è responsabile quando i danni sono conseguenza diretta della mancata manutenzione del territorio. Parliamo, ad esempio, di tombini ostruiti, alberi pericolanti non potati o strade dissestate: se questi elementi aggravano l’impatto del maltempo, il Comune può essere chiamato a rispondere.
Al contrario, se il danno è causato da un evento meteorologico eccezionale, come un nubifragio imprevedibile o una tromba d’aria improvvisa, e non si può dimostrare una negligenza dell’ente pubblico, il Comune potrebbe non essere tenuto al risarcimento.
Per questo è sempre importante documentare tutto: fotografie, segnalazioni, testimonianze e prove delle condizioni di incuria, che possano dimostrare che il danno era evitabile con un’adeguata gestione del territorio.
A cosa dobbiamo fare attenzione quando assicuriamo un nostro bene contro il maltempo? Cosa potrebbe non essere risarcito?
Quando si sottoscrive una polizza è fondamentale leggere con attenzione tutte le clausole, soprattutto quelle che riguardano le esclusioni, le franchigie e i massimali.
Molti danni possono non essere coperti se non sono direttamente collegati al maltempo, o se l’evento non rientra tra quelli previsti dal contratto. Ad esempio, se un danno è causato da incuria o da mancata manutenzione dell’edificio o del veicolo, l’assicurazione può rifiutare il rimborso.
Altri elementi da controllare sono: l’obbligo di denuncia tempestiva, la necessità di documentare i danni con foto e video, e il rispetto di tutte le condizioni contrattuali.
Un altro errore comune è pensare che la polizza base protegga già da tutto: in realtà, molte coperture per eventi atmosferici o catastrofali sono facoltative e richiedono un’estensione.
È importante valutare anche la zona in cui si vive: chi risiede in aree soggette a rischio idrogeologico o climatico dovrebbe considerare seriamente una protezione più ampia, magari anche spendendo qualche decina di euro in più l’anno, ma mettendosi al riparo da danni potenzialmente molto più gravi.
Prepararsi è la miglior difesa
Anche se non possiamo fermare un’alluvione o una tromba d’aria, possiamo limitarne le conseguenze. Ecco alcuni consigli pratici:
- Controlla le tue polizze esistenti: molte persone credono di essere già coperte, ma non è così.
- Leggi sempre le clausole di esclusione, franchigie e massimali.
- Valuta la zona in cui vivi: se è soggetta a rischio idrogeologico, una copertura aggiuntiva è un investimento utile.
- Documenta sempre i danni in caso di sinistro, con foto e testimonianze.
- Denuncia tempestivamente l’accaduto alla compagnia assicurativa.
Con pochi euro in più all’anno si può ottenere una tutela completa per la casa, i beni e l’auto. Ma è fondamentale informarsi, leggere le condizioni e agire per tempo: le assicurazioni non sono tutte uguali, e solo una scelta consapevole può fare davvero la differenza.
Danni da maltempo: come ottenere il risarcimento dall’assicurazione
Per evitare brutte sorprese e ottenere il giusto risarcimento, è indispensabile conoscere la propria polizza, agire con prontezza e documentare tutto con precisione.
Innanzitutto, una volta verificato l’evento naturale (ad esempio una grandinata, un’alluvione o una frana), è necessario denunciarlo tempestivamente alle forze dell’ordine e informare la propria compagnia assicurativa. Il riconoscimento ufficiale dell’evento può avvenire attraverso bollettini meteorologici certificati, che attestano la portata e la natura del fenomeno.
L’assicurazione provvederà a inviare un perito per accertare i danni, che devono essere documentati nel modo più dettagliato possibile con foto, video e ricevute di spesa. È fondamentale leggere attentamente il contratto per verificare clausole di esclusione, franchigie e massimali, che indicano le eventuali soglie sotto le quali il risarcimento non scatta.
Un’estensione per calamità naturali può far salire il costo della polizza casa del10%, ma può salvare il patrimonio di una vita. Non aspettare che sia troppo tardi: informarsi oggi è il miglior modo per proteggersi domani.
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