
A nove mesi dal lancio del “Patto della Carbonara”, l’iniziativa di Consumerismo No Profit nata per promuovere trasparenza e prezzi equi nella ristorazione romana, arriva un bilancio più che positivo.
Con il Giubileo ormai alle battute finali, il prezzo medio ponderato per un piatto di carbonara nella Capitale si attesta sui 14,50 euro, con un range che va dagli 8 euro delle trattorie di quartiere ai 30 euro dei ristoranti di alta cucina o nelle aree più turistiche. È quanto emerge da una nuova indagine condotta su 150 ristoranti romani tra giugno e settembre 2025.
L’analisi: prezzi stabili e fascia centrale a 12-14 euro
L’indagine, realizzata in modalità mystery shopping sui menù esposti e online, evidenzia che la fascia di prezzo più comune (circa il 33%) si colloca tra 12 e 14 euro, rappresentando la proposta di medio livello con ingredienti di qualità.
Un 23% dei locali – in prevalenza trattorie storiche e popolari – mantiene prezzi tra 8 e 10 euro, mentre circa il 13% dei ristoranti del centro città propone la carbonara tra 19 e 25 euro. I locali con prezzi superiori costituiscono il restante 31% del campione.
Gabriele (Consumerismo): “L’eco internazionale ha bloccato gli aumenti”
“Nonostante il Comune di Roma si sia rifiutato di siglare un accordo formale, l’impatto mediatico del Patto della Carbonara è stato straordinario”, spiega Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo No Profit.
“L’eco internazionale generata dall’iniziativa, ripresa dai principali media europei e americani, ha funzionato come un potente deterrente: molti turisti sono arrivati a Roma più consapevoli dei prezzi e questo ha influito positivamente sul mercato.”
Lanciato a inizio anno, il patto proponeva una soglia simbolica di 12 euro come prezzo massimo per il piatto simbolo della città, con l’impegno dei ristoratori a rispettare questo limite, migliorandolo ove possibile.
“Oggi i dati ci dicono che la maggior parte degli operatori ha mantenuto gli impegni. Il patto ha funzionato da calmiere naturale, evitando rincari generalizzati, soprattutto nei locali a forte vocazione turistica,” aggiunge Gabriele.
Con un prezzo mediano di 14,50 euro e una fascia prevalente tra 12 e 14 euro, il bilancio del “Patto della Carbonara” è chiaramente positivo. “Abbiamo evitato la speculazione selvaggia e garantito un equilibrio tra qualità e accessibilità, un risultato importante per la tutela del consumatore e per l’immagine della Capitale”, conclude Gabriele, sottolineando che “questo successo non è dovuto all’intervento delle istituzioni locali, ma alla forza di un’iniziativa civile e partecipata.”
Dell’argomento si è parlato anche in una puntata speciale di “Mi Manda Rai3”, condotta da Federico Ruffo, interamente dedicata al Patto della Carbonara, nata proprio dallo stimolo e dal lavoro di Consumerismo No Profit.