L’oblio oncologico consiste nel diritto delle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica.
Tale diritto è riconosciuto alle persone che sono guarite da una patologia oncologica, il cui trattamento attivo (e cioè l’ultimo trattamento farmacologico antitumorale, radioterapico o chirurgico) si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di 10 anni (che si riducono a 5 anni se il soggetto aveva meno di 21 anni quando la patologia è insorta).
Nei confronti di tali soggetti, è vietato raccogliere informazioni e svolgere indagini relative alla patologia oncologica:
- a banche e assicurazioni, nella fornitura di servizi bancari, finanziari, assicurativi e di investimento;
- al datore di lavoro, anche nella fase preassuntiva;
- al tribunale dei minori, nel processo di selezione delle coppie che hanno formulato domanda di adozione di un minore.
In allegato la scheda informativa elaborata dal Garante Privacy