
Presso il Palazzo dei Gruppi, questa mattina si è tenuta la convention politica interna dedicata a utenti e consumatori. Vertici del partito riuniti dal capo del Dipartimento Tutela del Consumatore, Simone Baldelli.
Che Forza Italia fosse un partito liberale e liberista, non avevamo alcun dubbio. Ma che fosse anche un partito pronto per il consumerismo liberale, un po’ ci stupisce, e neanche tanto. Lo stupore non arriva tanto dalla posizione chiara e ovviamente di parte liberista, ovvero un consumerismo non stalinista o di retroguardia come quello a cui abbiamo assistito fino ad oggi. Quello di gente che chiedeva liberalizzazioni, ma nello stesso tempo tariffe amministrate. Abbaiava alle aziende, ma poi ci andava a braccetto; insultava le autorità, ma poi dipendeva dai fondi da loro elargiti. Insomma, il consumerismo che ha generato il sistema a cui assistiamo oggi: una specie di assistenza patronale del consumatore, finanziata dallo Stato per reggere più che altro qualche posizione di “vecchiarelli” che non riescono proprio ad andare in pensione. Oppure un consumerismo da procacciamento legale, fatto perlopiù da parafanghisti che non hanno avuto successo nella professione, ma hanno avuto la grande intuizione che attraverso le mentite spoglie di associazionismo dei consumatori si potesse fare il procacciamento vietato dagli ordini.
Insomma, il consumerismo che ha generato i fenomeni delle pratiche commerciali scorrette, dell’uso malevolo dei dati dei consumatori, dell’inflazione spinta, del telemarketing aggressivo e anche di tanti altri fenomeni, che sono proprio il fallimento non del mercato ma del consumerismo.
I temi cruciali della maggioranza
Oggi Forza Italia, unica nel suo caso, ha mostrato i muscoli del consumerismo alla maggioranza, ponendo la bandiera su temi cruciali:
- Bollette
- Telemarketing aggressivo
- Multe stradali
- Uso improprio dei dati
- Disinformazione
Un bel colpo per l’unico partito italiano ad avere un dipartimento a tutela del consumatore e un unico responsabile, in questo caso Simone Baldelli, che è riuscito a mobilitare tutti i quadri di vertice del partito, intorno al suo simposio.
Ancora molta prudenza nell’affrontare in maniera netta e risolutiva i temi sollevati, ma almeno il coraggio, e in questo caso veramente unico, di dire cosa ne pensano fuori dai riflettori televisivi a cui siamo spesso abituati.
Le voci dei protagonisti
A partecipare all’evento sono stati:
- Maurizio Gasparri, Presidente Gruppo Forza Italia Senato. Coraggioso nello svelare la sua posizione contro gli acquisti online, né troppo oltranzista verso il sì, ma molto ragionevole nello spiegare che un ribasso così ampio comunque viene pagato da una parte della catena di consumo.
- Alessandro Cattaneo, Responsabile nazionale dei Dipartimenti di Forza Italia. Ha colto l’importanza di parlare di questi temi, anche alla luce del fatto che non solo nei salotti televisivi, soprattutto nei salotti delle case, le persone chiedono giustizia proprio sui temi di consumo e diritti violati.
- Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Ha lanciato una bella provocazione: professionalità e deontologia, come per il settore degli investimenti finanziari, devono diventare la regola primaria per tutti i settori di consumo. E siccome le regole si imparano, bene cominciare sin da piccoli.
- Alberto Barachini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria. Ha stimolato un interessante percorso congitivo sull’importanza del modello editoriale italiano, proprio se non vogliamo finire nella morsa di una visione di parte delle cose e soprattutto se non vogliamo essere oggetto delle fake news.
- Tullio Ferrante, Sottosegretario al Ministero dei Trasporti. Finalmente ha raccontato con schiettezza che tutti gli autovelox italiani sono fuori norma. Almeno fino ad oggi.
- Pierantonio Zanettin, Presidente Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo. Ha annunciato un lungo percorso di approfondimento sul sistema bancario italiano, ripercorrendo anche il caso delle famose banche popolari e del maledetto raggiro ai danni di centinaia di migliaia di correntisti ignari.
- Laura Aria, Componente Collegio AgCom. Ha annunciato che, secondo la nuova regolazione, il 19 agosto non dovremmo più ricevere telefonate moleste da numeri falsi di rete fissa, mentre il 19 novembre per quelli da rete mobile. «Siamo molto ansiosi di vedere come va a finire».
- Stefano Saglia, Componente Collegio ARERA. Prima di congedarsi da commissario uscente ha annunciato che il 1° luglio sarà la data storica della trasformazione della bolletta in scontrino. Anche qui, «diamo fiducia anche se già sappiamo come andrà a finire».
- Simone Baldelli, Responsabile nazionale Dipartimento di Forza Italia Tutela degli Utenti e dei Consumatori. Si dimostra ad oggi come l’unico politico italiano di rilievo che ha capito che la tutela del consumatore è soprattutto la tutela dell’elettore. «Io lo ricordo sempre a tutti. Le banche, le assicurazioni, le società energetiche, i supermercati, i petrolieri, le grandi compagnie, NON VOTANO, i consumatori SÌ».
Interessanti alcuni spunti che sono, insomma, tutti condivisibili. Adesso proviamo a lanciare noi la sfida a FOrza Italia. «Vogliamo lavorare sul serio sull’educazione al consumo e sullo stop al telemarketing aggressivo».
Eccoci, siamo pronti. Raccogliamo la sfida insieme, e voi magari i voti.