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Moda e consumo: i tagli di capelli 2025 tra stile, benessere e impatto economico

Dal Pixie Cut ai capelli extra long: come le tendenze hairstyle del 2025 riflettono stile, cura di sé e nuove dinamiche di mercato

Intervista a Cristiano Russo, hair stylist romano, sulle tendenze capelli 2025 e il loro valore nel mercato della bellezza

Il mondo dell’hairstyle è uno specchio fedele dei cambiamenti sociali, culturali ed economici. I capelli, oggi più che mai, sono uno strumento di espressione personale, ma anche un volano importante per il comparto della bellezza, che in Italia nel 2024 ha superato i 12 miliardi di euro di fatturato, con una crescita del 7,5% rispetto all’anno precedente.

Nel 2025, le tendenze capelli seguono una logica “senza mezze misure”: dal cortissimo Pixie Cut alle lunghezze estreme, ogni stile racconta una personalità, ma anche una precisa scelta di investimento in termini di tempo, cura e risorse. Ne abbiamo parlato con Cristiano Russo, hair stylist romano di lunga esperienza, che insieme al padre Franco guida due saloni nella capitale, in via Frattina e via Siacci.

Cristiano, quanto incide la moda capelli sull’economia del settore beauty?

“Tantissimo. Ogni nuova tendenza porta con sé una richiesta specifica: prodotti, trattamenti, strumenti, servizi professionali. Quando cambia la moda, cambia anche il modo in cui le persone consumano bellezza. Un taglio corto richiede visite frequenti dal parrucchiere, un taglio lungo implica un investimento in prodotti di qualità e trattamenti intensivi. Tutto questo genera un indotto economico rilevante.”

Quali sono le tendenze principali per il 2025 e come influenzano i consumi?

“Quest’anno vediamo due estremi: tagli ultra-corti come il Pixie Cut o il Bixie, e capelli lunghissimi e curati. I tagli corti spingono a tornare più spesso in salone, ogni 4-6 settimane, il che comporta un aumento della spesa in servizi. I capelli lunghi, invece, fanno crescere il mercato dei prodotti home-care: maschere nutrienti, oli idratanti, shampoo e balsami di fascia medio-alta. Anche accessori e strumenti per lo styling, come piastre e spazzole professionali, vedono un aumento di domanda.”

Parliamo di costi: quanto spende in media una persona per mantenere un taglio alla moda?

“Dipende dallo stile. Un taglio come il Bob o il Bixie ha bisogno di mantenimento ogni 6 settimane circa: tra taglio, piega e colore si parla di 70-150 euro a seduta. Chi porta capelli extra long investe di più in trattamenti: parliamo di 30-50 euro al mese solo in prodotti, oltre a sedute periodiche per la salute della chioma. Il trend è chiaro: le persone sono sempre più disposte a spendere per prendersi cura di sé, purché il servizio sia personalizzato e di qualità.”

Cosa chiede oggi il consumatore al parrucchiere? C’è un cambio culturale?

“Assolutamente sì. Il consumatore è più informato e consapevole. Non cerca solo il taglio alla moda, ma vuole un’esperienza, una consulenza personalizzata, prodotti sostenibili e trasparenza nei costi. Inoltre, c’è molta attenzione alla salute del capello: chiedono trattamenti che non danneggiano la fibra e che rispettano l’ambiente. È qui che il nostro settore deve fare la differenza.”

Possiamo dire che i capelli sono diventati un investimento a lungo termine?

“Sì, è proprio così. Un taglio ben fatto, un colore di qualità o una chioma curata non sono più un vezzo estetico, ma una parte del proprio benessere. Sempre più clienti vedono i capelli come parte del proprio ‘brand personale’ – anche in ottica professionale. E questo si riflette nelle scelte di consumo: si taglia meno per risparmiare, ma quando lo si fa, si punta alla qualità.”

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“Scegliete trattamenti che davvero rispondano alle vostre esigenze. Non tutto ciò che è di moda è adatto a voi, e spesso basta poco per valorizzare il proprio stile. In salone, chiedete sempre una consulenza su misura e non abbiate paura di dire qual è il vostro budget. I professionisti seri troveranno sempre soluzioni efficaci, senza farvi spendere più del necessario.”

Capelli come espressione di sé, ma anche come scelta economica e culturale.

Il mondo dell’hairstyle nel 2025 è una cartina di tornasole dei nuovi consumi: sostenibili, consapevoli, personalizzati. E, soprattutto, sempre più orientati al benessere a 360 gradi.

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