
“La matematica che serve” era il titolo di un noto manuale della Hoepli degli anni Trenta. Il corso di cui parliamo potrebbe ugualmente chiamarsi “La matematica che serve”, ma ai risparmiatori anziché per i cantieri, le officine, i
geometri ecc. come quel libro del secolo scorso.
Il corso universitario che inizierà lunedì 23 settembre si chiama “Metodi per le scelte finanziarie e previdenziali” ed è tenuto dal professor Beppe Scienza (vedi https://www.ilrisparmiotradito.it/). Prima di tutto è meglio chiarire cosa esso non è:
1. Non è un corso di trading, che è una forma di gioco d’azzardo con le caratteristiche tipiche dei giochi d’azzardo: perdite sistematiche e rischio di ludopatia.
2. Non è un corso di analisi tecnica, che di regola è pura ciarlataneria con utilizzi distorti di formule matematiche.
3. Non è un corso per diventare ricchi e smettere poi di lavorare, come promettono i corsi dei veri Alfii Bardolla.
Esso insegna invece quali analisi, valutazioni, confronti servono per le decisioni che deve prendere chi ha risparmi o vuole mettere da parte soldi, anche a fini previdenziali. Insegna soprattutto a difendere i propri risparmi, in particolare anche in caso di inflazione. E a evitare scelte sbagliate, come destinare il TFR alla previdenza integrativa, magari perché incastrati col silenzio-assenso.
Il corso è di 48 ore, raggruppate in 24 giorni da settembre a fine anno, di lunedì e giovedì dalle 16:45 alle 18:45.
Come tutti i corsi universitari, anche se molti non lo sanno, pure chi non è studente universitario può iscriversi, frequentarlo, volendo sostenere l’esame finale, purché abbia un diploma di scuola media superiore.
Tassa d’iscrizione e bollo sono circa 200 euro. È anche possibile seguirlo in streaming su piattaforma Webex, cioè via Internet.
Maggiori informazioni sul corso sono agli indirizzi:
Università Torino
sito Docente
Chi vuole, può iscriversi anche rivolgendosi direttamente alla segreteria studenti dell’Università di Torino, ma è meglio se prima invia un’e-mail a beppe.scienza@gmx.de per accertarsi che vi siano ancora posti disponibili.