Un nome rassicurante, un’offerta “green” e promesse di risparmio immediato. E’ il caso del cittadino trapanese V.M. e l’esperienza con un call center dell’azienda “Energia Sostenibile”, segnalato allo sportello +Tutela di Consumerismo Trapani.
Il caso segnalato potrebbe sembrare un caso isolato, ma secondo gli esperti dell’associazione potrebbe rappresentare un modello consolidato di telemarketing aggressivo, per attivare contratti non richiesti con condizioni economiche sfavorevoli.
Il caso: contratto attivato a insaputa del titolare
A rivolgersi allo sportello è stato il signor V.M., cittadino trapanese, che ha ricevuto una bolletta diversa rispetto al suo fornitore. Dopo alcune verifiche, ha scoperto che il contratto era stato attivato un nuovo contratto senza alcuna sua autorizzazione.
A seguito di approfondimenti, però, emerge un particolare ancora più preoccupante: nei mesi scorsi la madre del sig. V.M. era stata contattata telefonicamente da un operatore, il quale le ha chiesto di confermare di essere la delegata del figlio per procedere alla sottoscrizione del contratto. La sig.ra anziana e anche con qualche problema di salute, non ha saputo ribadire, finendo per confermare.
Al di là della delega verbale, rilasciata senza alcun supporto documentale e priva di qualsiasi validità legale, il vero nodo – secondo quanto sospettato da Giovanni Riccobono, responsabile dello sportello Consumerismo +Tutela di Trapani – è l’interazione che precede la registrazione formale del consenso telefonico.
«È possibile – spiega Riccobono – che l’inganno non avvenga nel momento della registrazione, ma prima, durante una fase in cui l’operatore “prepara il terreno” all’accettazione del contratto. In quel frangente, potrebbero essere usati toni rassicuranti, riferimenti vaghi a sconti speciali, a presunti enti pubblici o a meccanismi di tutela nazionale, con il solo scopo di convincere l’interlocutore a confermare verbalmente una proposta di cui non ha compreso davvero la portata».
Secondo Consumerismo, è proprio in questa fase non registrata che si celano le vere manipolazioni contrattuali: il consumatore viene indotto a credere che si tratti semplicemente di un aggiornamento amministrativo, di un diritto previsto dalla legge o di una miglioria automatica. Solo in seguito si scopre che si è trattato, in realtà, di una nuova attivazione, con condizioni spesso più onerose e senza alcun consenso consapevole.
L’associazione si prepara a richiedere l’intervento del Garante per la privacy e dell’AGCM per verificare l’esistenza di una pratica commerciale scorretta e la violazione dei dati personali, la quale ha già ottenuto il ripristino al fornitore precedente per non perdere le condizioni del contratto.
Oltre il danno la beffa
Oltre all’attivazione non richiesta, con l’arrivo delle prime bollette, si è potuto constatare che l’offerta è risultata, a parità di consumi, essere peggiorativa di oltre il 100%. Il Sig. V.M. con il suo precedente fornitore pagava appena 46€ per due mesi per la la materia energia, mentre con il fornitore non richiesto la spesa è più che raddoppiata raggiungendo quasi i 100€.
Questo episodio solleva gravi dubbi sulla gestione dei dati personali e sull’origine delle informazioni.
I consigli di Consumerismo per difendersi
Di fronte al moltiplicarsi di casi simili, Consumerismo invita tutti i cittadini alla massima attenzione, fornendo una lista di comportamenti da seguire in caso di contatti sospetti o bollette anomale:
- Non confermare mai dati personali o codici POD/PDR al telefono, nemmeno se l’operatore dichiara di chiamare “per verifiche tecniche” o “a nome del gestore attuale”.
- Diffidate da chi vi dice che dovete firmare o confermare immediatamente qualcosa: si tratta quasi sempre di tentativi di attivazione forzata.
- Richiedete sempre il contratto in forma scritta, prima di dare qualsiasi tipo di consenso.
- Segnalate subito ogni anomalia o sospetto di cambio fornitore non richiesto attraverso i canali delle Autorità;
- In caso di attivazione non richiesta, potete chiedere la riattivazione gratuita del vecchio contratto, l’annullamento delle fatture e un eventuale risarcimento.