
Nel comparto energetico, gli emendamenti 6.0.5 (FI), 6.0.7 (Lega) e 9.0.64 (PD) introducono l’art. 6-bis al D.Lgs. 210/2021, imponendo ad ARERA di garantire che il passaggio da un fornitore all’altro resti un processo tecnico, vietando contatti commerciali da parte del fornitore uscente e l’uso delle informazioni trasmesse tramite il Sistema Informativo Integrato (SII) per finalità di marketing. Una misura che tutela la libertà di scelta del consumatore e impedisce l’uso improprio dei dati.
Nel settore delle telecomunicazioni, invece, alcuni emendamenti (8.0.7, 8.0.8, 8.0.9 e 8.0.10) propongono di eliminare il divieto di uso commerciale del database MNP (Mobile Number Portability), consentendolo previo consenso dell’utente. Una proposta che, secondo AGCOM e AGCM, snatura la funzione originaria del database, nato per assicurare la portabilità tecnica e non per alimentare campagne di marketing mirato.
Il paradosso è evidente: mentre nell’energia si rafforza la tutela, nelle TLC si tenta di indebolirla. Consumerismo sottolinea che i principi in gioco dovrebbero essere gli stessi in entrambi i settori, garantendo processi di switching neutrali, trasparenti e privi di pressioni commerciali.
“Se passassero gli emendamenti che legittimano l’uso commerciale dei dati tecnici, il DDL Concorrenza perderebbe la sua anima,” dichiara Luigi Gabriele, Presidente di Consumerismo No Profit. “Non si può parlare di concorrenza quando si autorizzano scorciatoie che confondono il consumatore. Il mercato libero non è tale se chi esce da un contratto viene inseguito da offerte mirate basate su informazioni privilegiate. Chiediamo coerenza: le regole devono essere uguali per tutti e sempre a tutela del cittadino.”
A confermare la gravità della situazione, interviene Ciro Varriale, membro del Comitato Scientifico di Consumerismo No Profit: “Il principio di neutralità tecnica è il pilastro di ogni mercato realmente competitivo. Usare i dati dei sistemi informativi per finalità commerciali significa distorcere la concorrenza, creando vantaggi indebiti per pochi operatori. È indispensabile che il legislatore mantenga la distinzione tra processi tecnici e attività di vendita, a garanzia di trasparenza e fiducia.”
Consumerismo No Profit chiede che il Parlamento approvi l’art. 6-bis per il settore energia, respinga gli emendamenti sul database MNP e difenda con forza il principio di neutralità tecnica in tutti i mercati. Solo così sarà possibile costruire una concorrenza autentica, fondata su regole chiare, correttezza e rispetto del consumatore.