
Consumerismo No Profit è intervenuta all’11ª edizione di Utility Day, il principale appuntamento nazionale dedicato al settore energia e gas, portando un messaggio chiaro su uno dei temi più critici del mercato: la necessità di contrastare in modo deciso le pratiche commerciali scorrette e il telemarketing aggressivo, ormai divenuto un fenomeno strutturale che mina la fiducia dei consumatori.
Nel corso della tavola rotonda, il Direttore Generale Giovanni Riccobono ha denunciato il ricorso sempre più frequente a pre-chiamate ingannevoli, informazioni discordanti fornite agli utenti, registrazioni non idonee e talvolta manipolate. «Non possiamo più chiamarlo telemarketing. Oggi parliamo di telestalking. Le segnalazioni che riceviamo mostrano un sistema che utilizza registrazioni incomplete o alterate per validare contratti che non rispettano le reali volontà dell’utente. Questo non garantisce alcuna tutela al consumatore» ha dichiarato Riccobono, anticipando l’iniziativa lanciata da Consumerismo per richiedere un’indagine conoscitiva parlamentare sul tema.
L’associazione ha evidenziato come non sia necessaria nuova regolamentazione per gli operatori virtuosi, ma l’adozione di protocolli di autoregolamentazione chiari, capaci di distinguere chi opera correttamente da realtà che sfruttano metodi illeciti. Modelli positivi come l’esperienza di IREN, che ha rafforzato il controllo sulla rete vendita, dimostrano che la strada è percorribile, così come strumenti innovativi come il Portale Antitruffa proposto da ARTE, pensato per segnalare e intercettare attività fraudolente.
Consumerismo ha richiamato anche il ruolo centrale delle Autorità – ARERA, AGCOM e AGCM – nella definizione di regole più efficaci, nell’applicazione di sanzioni tempestive e nella creazione di strumenti operativi che permettano ai clienti di orientarsi in un mercato sempre più complesso. Alla luce delle recenti attività di enforcement, l’associazione chiede un ulteriore rafforzamento delle verifiche soprattutto sui call center e sulla gestione dei dati personali, oggi spesso ceduti o trattati senza adeguati controlli.
Altro tema affrontato è quello della qualificazione della rete vendita, ritenuta indispensabile per garantire qualità del servizio, trasparenza e compliance: definizione di requisiti minimi, regole uniformi, sistemi di controllo condivisi e un decalogo nazionale da seguire rigorosamente. Durante l’evento è stato inoltre fatto il punto sull’evoluzione dell’Utility Manager, figura introdotta dall’art. 5-bis del Codice del Consumo e destinata a diventare un presidio fondamentale nella tutela dei clienti e nella gestione corretta delle relazioni commerciali.
Con il suo intervento, Consumerismo ha ribadito la necessità di un cambio di passo collettivo: operatori, autorità e associazioni devono collaborare per restituire credibilità al settore, proteggere i consumatori e costruire un sistema basato su trasparenza e responsabilità.