
L’Italia autentica torna protagonista, e lo fa partendo dai territori che più di tutti rappresentano la sua identità profonda. Dopo l’evento di Fiuggi, anche Caramanico Terme ha ospitato una giornata di confronto e progettualità dedicata al valore economico e culturale delle radici.
Due borghi termali, due regioni e un’unica visione: trasformare la diaspora italiana in una risorsa di sviluppo reale, in grado di connettere imprese, comunità e mercati internazionali.
L’iniziativa, organizzata da Italea Abruzzo, Italea Lazio e NeverEndingTourism con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha confermato che la diplomazia economica delle radici non è più un concetto astratto, ma un modello concreto di crescita. Caramanico Terme, con il suo patrimonio termale e naturalistico unico, è diventato un laboratorio nazionale per la rinascita delle aree interne, dimostrando che autenticità, sostenibilità e innovazione possono convivere e generare valore.
Il Sindaco Franco Parone ha aperto i lavori ricordando il ruolo identitario del territorio e il crescente interesse internazionale verso i piccoli paesi dell’Abruzzo. L’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Abruzzo, Tiziana Magnacca, ha sottolineato che il desiderio di italianità nel mondo è oggi più forte che mai e che le aree interne sono una risorsa strategica per l’attrattività nazionale. La Vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli, ha confermato la volontà di consolidare la collaborazione interregionale, mentre il Consigliere Giovanni Maria De Vita del MAECI, nel suo messaggio video, ha ribadito l’importanza del turismo delle radici come strumento di connessione tra le comunità italiane nel mondo e i territori d’origine.
Tra gli interventi più attesi, la presentazione ufficiale di MAVIVO EXPERIENCE, la prima piattaforma digitale dedicata al Turismo del Made in Italy. Lanciata da Italea Abruzzo in collaborazione con NeverEndingTourism, MAVIVO EXPERIENCE rappresenta un nuovo modo di raccontare e vivere l’Italia produttiva, mettendo in rete borghi, artigiani, imprese e viaggiatori. Makers, Artisans, Villages, Identity, Value, Origins: sei parole chiave per una piattaforma che trasforma la scoperta del Made in Italy in esperienza diretta.
Dal confronto tra istituzioni, università, imprese e comunità italiane nel mondo è emersa una convinzione condivisa: il turismo delle radici non è solo un fenomeno culturale, ma una leva economica in grado di generare sviluppo sostenibile, export e investimenti. Dall’Argentina e dagli Stati Uniti sono arrivati segnali concreti di interesse: professionisti e operatori turistici hanno descritto una crescente domanda di autenticità, di esperienze nei borghi, di contatti con aziende vere e territori genuini.
La giornata ha dato voce anche al mondo produttivo e accademico. Le università di Chieti–Pescara, Teramo, Cassino e Molise hanno presentato progetti di rigenerazione territoriale e turismo sostenibile, mentre associazioni e reti come l’UNPLI Abruzzo, i Borghi più Belli d’Italia e l’ANCI hanno richiamato la necessità di politiche stabili, infrastrutture e servizi per garantire la rinascita delle aree interne.
La rete di endorsement raccolta da Radici e Imprese conferma la solidità del percorso: Pina Costa di Assocamerestero ha espresso apprezzamento per la coerenza strategica con la rete delle Camere di Commercio Italiane all’Estero; Angelo Barone, presidente della Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo, ha evidenziato la sinergia con le filiere agroalimentari; il Centro Laudato Sì del Governatorato Vaticano ha riconosciuto la convergenza sugli obiettivi di rigenerazione dei paesi; mentre dai rappresentanti della diaspora, come Rosario Mariani e Silvia Baldini, è arrivato un chiaro messaggio di fiducia e di voglia di partecipare alla costruzione del futuro dell’Italia autentica.
Come ha affermato NeverEndingTourism, “oggi l’autenticità è il nuovo vantaggio competitivo dell’Italia”. Radici e Imprese ha dimostrato che unendo Made in Italy, imprese, territori e diaspora si può costruire una nuova diplomazia economica fondata sulla fiducia, sulle relazioni e sulla qualità.
Consumerismo, che da tempo sostiene iniziative dedicate alla valorizzazione del turismo responsabile e delle destinazioni italiane sostenibili, continuerà a raccontare e promuovere queste esperienze di crescita che uniscono identità, economia e territorio. Perché l’Italia vera, quella che nasce nei borghi, nelle botteghe e nelle comunità, è la nostra più grande ricchezza.

