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Kiwi verde: il primo frutto fresco con un riconoscimento salutistico ufficiale

Il kiwi verde conquista l’UE: primo frutto fresco con claim salutistico per la regolarità intestinale

Il kiwi verde segna una svolta storica nel settore alimentare, diventando il primo frutto fresco a poter vantare una dichiarazione salutistica ufficiale riconosciuta dall’Unione Europea.

Questo non è un semplice messaggio pubblicitario, ma un “claim” scientificamente provato che ne certifica uno specifico beneficio per la salute. Da oggi, sulle confezioni e nella pubblicità, è possibile affermare che “il consumo di kiwi verde contribuisce alla normale funzione intestinale aumentando la frequenza delle feci”.

Attraverso questo traguardo rivoluzionario, il kiwi verde si è conquistato un posto nella lista comunitaria che comprende centinaia di voci, tra cui sostanze ben note come gli Omega-3, che contribuiscono alla normale funzione cardiaca, e i fitosteroli che aiutano a ridurre il colesterolo. Per i consumatori, questo è un precedente fondamentale, che riconosce finalmente a un alimento naturale e non lavorato la possibilità di dichiarare un beneficio concreto e dimostrato.

Alleato naturale per la regolarità

Il riconoscimento europeo si basa su prove scientifiche solide, che specificano le condizioni di consumo necessarie per ottenere l’effetto dichiarato. La porzione giornaliera deve essere di almeno 200 grammi, equivalente a circa due frutti. Nonostante la terminologia scientifica possa sembrare poco ‘elegante’, si sta pensando di ingentilire la frase con una formula del tipo “contribuisce al benessere intestinale favorendo la regolarità quotidiana”.

È fondamentale sottolineare che questa dicitura si applica esclusivamente alla varietà Actinidia deliciosa Hayward. Restano esclusi derivati industriali, come succhi o trasformati. Il claim vale solo per il kiwi verde fresco, intero o tagliato, garantendo al consumatore la certezza che il beneficio proviene direttamente dal frutto al suo stato naturale.

I motivi scientifici e nutrizionali risiedono nella sua composizione unica:

  • Elevato contenuto di fibre solubili e insolubili che lavorano in sinergia per aumentare la massa delle feci, facilitando il transito intestinale.
  • Actinidina (enzima specifico di questo frutto) che, oltre a favorire la digestione delle proteine, contribuisce a velocizzare il transito intestinale.

Il lungo percorso e le prossime sfide

Il processo per ottenere un “health claim” è regolato a livello comunitario dal Reg. (CE) 1924/2006. L’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) valuta la solidità scientifica del dossier e la Commissione Europea decide se autorizzare il claim. L’autorizzazione non è concessa a marchi specifici, ma a sostanze o ingredienti, come è avvenuto per esempio, per i fitosteroli usati in alcuni prodotti come i latti fermentati.

Il percorso per ottenere questo riconoscimento è lungo e costoso, richiedendo anni di ricerche e investimenti significativi. Per questo motivo, il processo può essere intrapreso quasi esclusivamente da grandi aziende, in grado di finanziare studi costosi.

Questo strumento, pensato per garantire informazioni corrette ai consumatori, rischia di penalizzare altre realtà altrettanto meritevoli che non hanno le risorse per intraprendere lo stesso iter. Ci si auspica che la conquista del kiwi verde apra nuovi scenari, spingendo altre filiere a investire in studi clinici per valorizzare il patrimonio nutrizionale dei propri prodotti. La valorizzazione del cibo non deve essere un lusso per pochi, ma un diritto per tutti.

Samantha Biale

Samantha Biale è nutrizionista, giornalista professionista e prima diet coach italiana. È esperta e consulente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati. Figura di riferimento per l’alimentazione per i più noti magazine italiani, firma le rubriche Buono a sapersi su «Tv Sorrisi e Canzoni» e A spizzichi e bocconi su «Intimità». È autrice di diversi libri di successo, tra cui il best seller LA DIETA FURBA (Oscar Mondadori) e il nuovo libro DIMAGRIRE PRANZANDO (Baldini+Castoldi). Partecipa come esperta di alimentazione a varie trasmissioni televisive e radiofoniche. Ha affiancato Emanuela Folliero nella conduzione di Sai cosa mangi? su Rete 4, ha ideato e condotto SOS pausa pranzo su La5 e RMC Doc su Radio Monte Carlo. Relatrice e moderatrice per congressi scientifici nazionali di alimentazione e benessere, svolge attività di consulenza per aziende alimentari e farmaceutiche. Appassionata di animali e di tematiche green, si è dedicata alla «cucina quattrozampe» di Cronache animali su Rai2, diventando anche un’esperta di nutrizione per cani e gatti.
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