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Quando la kiss-cam diventa un tribunale: il confine (violato) tra curiosità e privacy

Viralità non autorizzata: cosa succede quando la tua immagine diventa pubblica senza consenso

Negli ultimi giorni, le immagini di due amanti ripresi dalla kiss-cam durante un concerto dei hanno fatto il giro del mondo, diventando virali loro malgrado. I due, entrambi sposati con altre persone, sono stati riconosciuti e pubblicamente esposti da decine di testate e milioni di utenti sui network, dando vita a un vero e proprio caso di “privacy distrutta in diretta”.

Noi di abbiamo scelto di non pubblicare né i loro volti né i loro nomi. Perché crediamo che il diritto alla riservatezza venga prima del voyeurismo collettivo. Ma l’episodio solleva interrogativi importanti: è legale condividere immagini di persone riconoscibili scattate durante un evento pubblico? Dove finisce il diritto di cronaca e dove inizia la violazione della privacy?

Con l’avvento dei social media e degli sempre più performanti, è diventato abituale fotografare e condividere immagini scattate durante eventi pubblici, come concerti, manifestazioni, fiere o spettacoli all’aperto. Ma quali sono i limiti legali a tutela della privacy delle persone ritratte? È sempre lecito pubblicare immagini che ritraggono altri partecipanti, anche se sconosciuti? La risposta è: non sempre.

Le norme che regolano questa materia sono principalmente:

– Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR)
– Codice in materia di protezione dei dati personali (D.lgs. 196/2003, come modificato dal D.lgs. 101/2018)
– Articolo 10 del Codice Civile
– Legge sul diritto d’autore (L. 633/1941), art. 96 e 97
Il GDPR stabilisce che l’immagine di una persona costituisce un dato personale, e la sua diffusione richiede, in linea generale, il consenso dell’interessato. Ciò significa che, anche se scattiamo una fotografia in un contesto pubblico, la pubblicazione della stessa su o social network (Facebook, Instagram, TikTok) è un trattamento di dati personali che necessita di una base giuridica, normalmente il consenso.

Ci sono delle eccezioni: eventi pubblici e interesse collettivo

L’art. 97 della Legge sul diritto d’autore prevede che non è necessario il consenso quando l’immagine riguarda:
– persone ritratte in modo accessorio in eventi pubblici (come una manifestazione o un concerto);
– immagini di attualità, interesse pubblico o scopi informativi (es. un servizio giornalistico);
– soggetti che rivestono un ruolo pubblico o che partecipano a un fatto di cronaca.
In questi casi, l’interesse alla libera manifestazione del pensiero e all’informazione può prevalere sul diritto individuale alla riservatezza, purché l’immagine non leda la dignità, la reputazione o la decenza della persona ritratta.
Se il soggetto è in primo piano, ben identificabile e non parte della folla indistinta, si entra in una zona grigia: la pubblicazione senza consenso può rappresentare una violazione della privacy, soprattutto se avviene su canali che ne amplificano la diffusione (social network, siti web pubblici).

In questi casi, la persona ritratta può chiedere:

– la rimozione dell’immagine;
– un risarcimento danni (ex art. 10 c.c. e art. 96-97 L. 633/1941);
– eventualmente, un intervento del Garante per la protezione dei dati personali.
 La libertà di scattare fotografie durante un evento pubblico non coincide con la libertà di condividerle online, se ciò comporta la diffusione di dati personali altrui.

Barbara Puschiasis

Vice Presidente dell'Associazione Consumerismo no profit. Avvocato, è da sempre impegnata nell’affermazione dei valori e dei diritti dei cittadini – consumatori, nonché nella responsabilità sociale dei portatori di interessi del mondo economico e istituzionale. Ha ricoperto diversi incarichi, sia a livello locale sia nazionale, di rappresentanza dei consumatori nelle più importanti realtà associative, nonché in diversi organismi, anche ministeriali, ed enti pubblici, tavoli tecnici governativi, gruppi di studio. E’ in prima linea nella difesa delle vittime dei più importanti scandali bancari e finanziari, nonché in materia di responsabilità medica, privacy, contrattualistica, utility e sui temi di attualità che coinvolgono i diritti degli utenti. Ha preso parte come docente a molti eventi formativi rivolti a cittadini, professionisti e studenti universitari. Vanta una presenza costante sui media, sia locali sia nazionali, con diverse rubriche e interventi.
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