
A cura della redazione artificiale di Corsi.fun
Molti esperti, tra cui l’autore del rapporto, affermano che le ricerche sul consumo energetico dell’Intelligenza Artificiale (IA) sono speculative, poiché le aziende tecnologiche non rivelano dati sufficienti per fare previsioni accurate. Tuttavia, non c’è dubbio che l’IA richieda hardware più potente rispetto ai tradizionali compiti informatici. Lo studio di Alex De Vries, candidato al dottorato presso la VU Amsterdam School of Business and Economics, si basa su alcuni parametri immutati, come la velocità di crescita dell’IA, la disponibilità di chip per l’IA e i server che continuano a lavorare a pieno ritmo. De Vries ha stimato che il consumo energetico dell’IA potrebbe variare tra 85-134 terrawattora (TWh) di elettricità all’anno. Questo consumo è paragonabile a quello di una nazione come l’Olanda. De Vries sostiene che l’IA dovrebbe essere utilizzata solo dove è realmente necessaria. Il suo studio è stato pubblicato sulla rivista Joule. Le grandi aziende tecnologiche non quantificano il consumo energetico specifico o l’uso dell’acqua. De Vries è tra coloro che chiedono al settore di essere più trasparente al riguardo.