
Il documento, scaricabile dal 12 luglio sul sito lesscars.it, analizza gli aspetti tecnici e definitori dei servizi di sharing mobility partendo dall’esperienza dell’Osservatorio in questo settore, arrivando a delineare i presupposti principali per la costruzione di un approccio condiviso sul tema dei dati e della loro gestione tra tutti gli attori in campo.
Conoscere come si muovono le persone e i veicoli sul territorio è un elemento ritenuto fondamentale per promuovere una mobilità sicura e sostenibile, pianificare i trasporti urbani, gestire la mobilità delle persone e dei veicoli nello spazio stradale di propria competenza, controllare e monitorare gli impatti della mobilità sulle persone, l’ambiente e la vita sociale ed economica della città.
Tutti compiti essenziali per le amministrazioni locali, chiamate anche verificare se le caratteristiche dei servizi di sharing attivi nel proprio territorio sono coerenti con quanto disciplinato dagli strumenti contrattuali adottati tra la stessa amministrazione e gli operatori di mobilità, oltre che indirizzare le azioni di miglioramento che si rendono necessarie per tutelare i cittadini/utenti sulla qualità dei servizi resi.
Come vengono raccolti i dati?
Per questo, in un settore dei trasporti sempre più basato e dipendente dalla quantità e dalla qualità delle informazioni digitali, l’importanza della condivisione dei dati appare evidente. Il riconoscimento anche a livello europeo di questa priorità, come dimostrato dal lavoro della Commissione “Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente”, impone una riflessione soprattutto alle istituzioni e ai governi nazionali, chiamati ad analizzare lo stato dei propri strumenti legislativi e tecnici (applicazione di formati e protocolli compatibili, interoperabilità, infrastrutture digitali di stoccaggio dati, etc.) e impostare i prossimi obiettivi da raggiungere.
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