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Telefonia: Offerte riservate, il trucchetto per catturarci e poi aumentare i prezzi

Le offerte "segrete" della telefonia, quelle che sembrano troppo belle per essere vere. Sapete, quelle promozioni con prezzi stracciati che arrivano via SMS o compaiono in un angolino nascosto del sito dell'operatore, riservate solo a chi proviene da un determinato concorrente?

Potremmo riassumerle con: catturare il consumatore oggi per aumentare il prezzo domani.

Uno studio presentato al Senato, promosso da Iliad e realizzato da esperti del settore, ha messo in luce come queste offerte, proposte solo ad alcuni utenti e spesso pubblicizzate in modo poco trasparente, siano un fenomeno tipicamente italiano che danneggia sia i consumatori che gli operatori.

Il trucco delle offerte riservate

Come funzionano queste offerte? In pratica, gli operatori storici propongono tariffe super vantaggiose solo a chi proviene da determinati concorrenti, con l’obiettivo di “rubare” clienti. Un’esca apparentemente allettante, che però nasconde un inganno.

Pensare a male si fa peccato ma qualche volta….? Queste offerte sono un vero e proprio specchietto per le allodole! Attirano i consumatori con prezzi stracciati, ma poi, col tempo, le tariffe aumentano e ci si ritrova a pagare molto di più di quanto preventivato. Insomma, un’illusione di risparmio che si trasforma in una beffa.

Le conseguenze?

  • Meno investimenti: la continua rincorsa al ribasso dei prezzi riduce i ricavi degli operatori, che hanno meno risorse da investire in innovazione e nello sviluppo di nuove tecnologie.
  • Meno trasparenza: i consumatori si trovano in un mercato confuso e poco trasparente, dove è difficile confrontare le offerte e capire quale sia la più conveniente.
  • Mercato distorto: le offerte riservate creano una concorrenza sleale, penalizzando gli operatori che non le utilizzano e limitando la possibilità di scelta per i consumatori.
  • Aumento dei prezzi: le offerte riservate partono basse per poi dopo anche soli pochi mesi arrivare a costare anche il doppio di quanto proposto alla sottoscrizione.

Cosa fare?

Lo studio evidenzia la necessità di un intervento normativo più incisivo per regolamentare le offerte riservate e garantire maggiore trasparenza nel mercato della telefonia. Anche l’indagine condotta da SWG conferma che, fra gli italiani che hanno sottoscritto una offerta riservata, la metà ha poi subito una rimodulazione dopo pochi mesi dall’attivazione. Sempre SWG registra che la maggioranza degli italiani (3 su 4) è favorevole all’intervento dello Stato per mettere un freno a questa pratica scorretta.

E voi, cosa ne pensate? Avete avuto esperienze negative con le offerte riservate? Condividete la vostra opinione nei commenti!

Redazione

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