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Telefono attivato in ritardo? Hai diritto ad un indennizzo. Come ottenerlo

I ritardi nell’attivazione di servizi telefonici o internet possono creare disagi significativi per gli utenti. Tuttavia, pochi sanno che la legge italiana prevede indennizzi in caso di mancata attivazione entro i termini contrattuali. In questo articolo, scoprirai i diritti dei consumatori in caso di ritardo nell’attivazione dei servizi e come richiedere il risarcimento.

Cosa dice la legge sui ritardi nell’attivazione del servizio di telefonia?

Quando si sottoscrive un contratto con un operatore telefonico per attivare una linea telefonica o un servizio Internet, il fornitore è tenuto a rispettare i tempi stabiliti nella Carta dei Servizi

In generale, i tempi per attivare una nuova linea telefonica o Internet variano, ma rientrano solitamente in questi intervalli:

  • Linea telefonica: 20-30 giorni lavorativi
  • Internet (fibra o ADSL): 60 giorni lavorativi

Tuttavia, non è raro che questi tempi vengano disattesi, causando fastidi agli utenti.

Secondo la normativa vigente, e in particolare la delibera AGCOM n. 347/18/CONS, gli operatori devono riconoscere un indennizzo economico per ogni giorno di ritardo. L’importo standard per i servizi non accessori è di 7,50€ al giorno, ma può variare in base al tipo di servizio interessato, come vedremo nel dettaglio.

Quando è previsto l’indennizzo?

L’indennizzo è previsto non solo in caso di ritardi nell’attivazione della linea telefonica o Internet, ma anche in altre situazioni di disservizio, come il trasloco dell’utenza. Ad esempio, abbiamo detto che, se l’operatore non attiva il servizio principale entro i termini stabiliti nel contratto, il cliente ha diritto a un risarcimento che ammonta a 7,50€ per ogni giorno di ritardo. 

Questo vale anche per i cosiddetti servizi accessori, come la segreteria telefonica, per i quali l’indennizzo è di 2,50€ al giorno, con un limite massimo di 300€ complessivi. Persino i servizi gratuiti, come il blocco delle chiamate internazionali, rientrano tra quelli per cui si può richiedere un risarcimento: in questi casi, la somma giornaliera prevista è di 1€, fino a un massimo di 100€.

Oltre ai ritardi nell’attivazione dei servizi, un altro aspetto rilevante riguarda gli obblighi di comunicazione dell’operatore. Quest’ultimo deve fornire al cliente tutte le informazioni necessarie sul motivo del ritardo, sui tempi stimati per la risoluzione e sugli eventuali impedimenti tecnici. Se tali informazioni non vengono fornite, oppure risultano non veritiere, anche in questo caso il cliente ha diritto allo stesso tipo di risarcimento, pari a 7,50€ per ogni giorno di disservizio.

Un’ulteriore casistica di indennizzo riguarda i problemi tecnici che causano l’interruzione o il malfunzionamento del servizio. Se l’interruzione è totale, il cliente può richiedere un risarcimento di 6€ al giorno, mentre se si tratta di disservizi intermittenti o irregolari, la somma giornaliera scende a 3€. 

L’attivazione di servizi non richiesti è un problema comune, soprattutto con offerte tariffarie aggiuntive che l’utente non ha mai autorizzato. In questi casi, oltre all’indennizzo previsto, il cliente non è obbligato a pagare per i servizi non richiesti. Un altro disservizio riguarda la mancata o errata indicazione negli elenchi telefonici pubblici: chi ha chiesto di essere inserito e non compare, o risulta con dati errati, ha diritto a un indennizzo di 200€ per ogni anno di mancata o errata presenza.

Tabella riassuntiva degli indennizzi AGCOM

Ecco una tabella che riassume i principali indennizzi stabiliti dalla delibera AGCOM n. 347/18/CONS.

Motivazione Indennizzo base Servizi Internet broadband Servizi business
Ritardo attivazione servizio 7,50€/giorno 10,00€/giorno Fino a 20,00€/giorno
Ritardo trasloco 7,50€/giorno 10,00€/giorno Fino a 20,00€/giorno
Ritardo servizi accessori 2,50€/giorno (max 300€) 3,30€/giorno (max 400€) Fino a 800€
Interruzione tecnica 6,00€/giorno 8,00€/giorno Fino a 16,00€/giorno
Malfunzionamento continuo 3,00€/giorno 4,00€/giorno Fino a 8,00€/giorno
Ritardo cambio operatore 1,50€/giorno 3,00€/giorno 3,00€/giorno
Perdita del numero telefonico 100€/anno (max 1.500€) 400€/anno (max 6.000€)

Per le utenze business, gli indennizzi sono maggiorati rispetto alle utenze private, in considerazione del fatto che i disservizi possono incidere gravemente sul fatturato e sull’operatività dell’azienda. Ad esempio, per un ritardo nell’attivazione di un servizio Internet, l’indennizzo giornaliero può arrivare fino a 20€. 

Come richiedere l’indennizzo per ritardo

Se riscontri un ritardo nell’attivazione del servizio o in altre operazioni, ecco i passi da seguire per ottenere l’indennizzo:

  1. Invia un reclamo formale all’operatore, preferibilmente tramite posta raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC. Nel reclamo, specifica il tipo di disservizio subito e richiedi espressamente l’indennizzo previsto
  2. Attendi la risposta. L’operatore ha l’obbligo di rispondere entro i termini stabiliti dalla Carta dei Servizi (generalmente 30 giorni). Se non ricevi una risposta o se la soluzione proposta non è soddisfacente, puoi agire ulteriormente
  3. Rivolgiti all’AGCOM o a un’associazione consumatori

In alcuni casi specifici, come il ritardo nell’attivazione o la sospensione amministrativa non preavvisata, l’indennizzo dovrebbe essere accreditato automaticamente, senza che l’utente debba fare richiesta esplicita. L’indennizzo sarà scalato dalla prima fattura utile, o accreditato sul conto dell’utente in caso di prepagato.

Conclusioni (da rivedere solatando CTA)

Essere informati sui tuoi diritti ti consente di evitare disservizi e garantire il dovuto risarcimento. 

Se il tuo operatore non rispetta i termini contrattuali, non esitare a presentare un reclamo e considerare l’assistenza di un’associazione di consumatori come la nostra. Spesso, gli utenti si trovano in difficoltà nell’affrontare le grandi compagnie di telecomunicazioni, ma noi possiamo fornirti un supporto prezioso, grazie ai nostri avvocati e consulenti specializzati.

Non esitare a contattarci per ottenere maggiori informazioni.

 

Giovanni Riccobono

Da oltre 10 anni impegnato nel settore energetico ha deciso di specializzare la sua figura nella tutela energetica ovvero nel garantire diritti e doveri dei consumatori nel mondo delle utility luce e gas. Le sue competenze nel settore energetico sono certificate dalla norma UNI 11782:2020 di Utility Manager. Blogger e divulgatore energetico è autore di 3 libri per tutela energetica dei consumatori. Ha preso parte inoltre a diverse iniziative per aumentare l’informazione e la consapevolezza dei consumatori di energia elettrica e gas. È un conciliatore esperto nelle controversie energetiche: nel triennio 2019-2022 ha gestito oltre 2000 reclami, recuperando oltre 300.000€ a favore dei consumatori nelle controversie energetiche.

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