
Roma, 11 ottobre 2023 – L’Italia continua a confrontarsi con basse coperture vaccinali contro l’influenza, specialmente tra le categorie più suscettibili alle complicanze della malattia, ossia gli anziani oltre i 65 anni e i pazienti fragili. Attualmente, il 50% di queste persone non riceve affatto la dose di vaccino antinfluenzale, oppure non ha accesso ai vaccini più adatti – i cosiddetti “potenziati” – contrariamente alle raccomandazioni del Ministero della Salute.
Questa situazione è generata da problemi burocratici, organizzativi e culturali, che danneggiano non solo la salute della popolazione più vulnerabile, ma anche la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. Problemi che comportano costi aggiuntivi per ospedalizzazioni e ricoveri in terapia intensiva, e che potrebbero essere evitati attraverso un maggiore ricorso alla vaccinazione appropriata, la strategia più efficace e sicura per prevenire l’influenza, ridurre le sue complicanze e i relativi costi, sociali e sanitari.
In risposta a questa situazione, i principali esperti italiani di geriatria, igiene e sanità pubblica, riuniti in un Board, hanno sviluppato un Position Paper indirizzato alle istituzioni sanitarie, per guidare decisioni volte a migliorare i tassi di copertura vaccinale contro l’influenza. Questo documento è stato presentato oggi alla Camera dei deputati, nell’ambito di una conferenza stampa promossa dall’Onorevole Simona Loizzo, in occasione della Giornata Europea dell’Influenza (EU Flu Day 2023).
Il crollo finora mai registrato nelle coperture vaccinali – si legge nel documento – e il conseguente impatto delle epidemie influenzali sulle categorie a rischio, rendono non più procrastinabili interventi incisivi da parte dei decisori pubblici per migliorare la programmazione a livello centrale e sviluppare sinergie più efficaci a livello regionale e locale. Soprattutto, gli autori del paper richiamano l’attenzione delle istituzioni sanitarie sul tema dell’appropriatezza vaccinale, aspetto centrale per la tutela della salute, in particolare di anziani e fragili: secondo gli esperti è necessario prevedere, già all’interno delle gare regionali, raccomandazioni chiare sulla scelta prioritaria dei vaccini anti-influenzali potenziati, che come dimostrato dalle più recenti evidenze scientifiche, sono i soli indicati e raccomandati, in virtù della loro efficacia di protezione contro il virus, per le persone più avanti negli anni e per quelle debilitate da altre patologie o precedenti trattamenti, basti pensare agli immunodepressi.
“Il vaccino anti-influenzale è uno scudo per sé e per gli altri”. E’ questo l’appello lanciato dal Presidente della Commissione Politiche Sociali, Ugo Cappellacci, durante il dibattito promosso oggi dall’on. Loizzo sul decalogo per una più ampia e corretta erogazione del vaccino anti-influenzale. “Il nuovo piano vaccinale, recentemente approvato, – ha aggiunto Cappellacci- è uno strumento duttile, con un calendario che si conforma alle esigenze concrete dello scenario italiano. Il vaccino non solo limita l’incidenza dell’influenza ma rappresenta altresì un argine verso l’uso, e abuso, di antibiotici, le prescrizioni inappropriate e le infezioni batteriche che spesso si sovrappongono. Ancora decessi sottostimati – ricorda Cappellacci– secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ogni anno muoiono nel mondo 250-500mila persone a causa dell’influenza, con un’incidenza maggiore tra gli ultra 65enni e in Italia sebbene sappiamo siano migliaia, non riusciamo a contabilizzarli per vari motivi. Il vaccino non solo salva vite umane ma rappresenta anche un elemento fondamentale per la sostenibilità del sistema sanitario: l’OMS ha stimato che ogni dollaro investito in vaccini consente di risparmiarne 40 per mancate ospedalizzazioni ed altre attività richieste dall’insorgere dell’influenza. Ecco perché – ha concluso Cappellacci- è vitale aderire alla campagna anti-influenzale, seguire le indicazioni dei medici e rifiutare la subcultura antiscientifica e l’ideologia antivaccinale”.