
Prezzi applicati ben oltre i valori di mercato, ostruzionismo nel passaggio al regime tutelato e offerte peggiorative proposte ai clienti più fragili. È un mosaico di comportamenti discutibili quello che emerge dal quadro generale delle segnalazioni ricevute da Consumerismo No Profit riguardanti A2A Energia, una delle principali utility italiane, nel periodo 2022–2024.
Un’indagine interna dell’associazione ha portato alla luce un filo conduttore che collega episodi apparentemente isolati, ma che insieme delineano un modello commerciale potenzialmente aggressivo e poco trasparente, ai danni dei consumatori.
A tutto questo si aggiunge il recente avvio di un procedimento sanzionatorio per manipolazione dei prezzi di mercato avviato da Arera.
Prezzi alle stelle nel mercato libero: rincari oltre i valori di riferimento
Durante il biennio della crisi energetica 2022–2023, A2A – come altri operatori – ha rivisto le condizioni economiche dei contratti luce e gas. Tuttavia, tra il 2022 e il 2023 numerosi clienti hanno segnalato aumenti del tutto sproporzionati, applicati anche post rientro della crisi energetica.
Secondo le analisi di Consumerismo, i prezzi applicati da A2A in alcune forniture hanno superato di oltre il 60% i valori PUN e PSV medi di riferimento. In diverse situazioni, i clienti sono stati informati del cambio di condizioni in modo poco chiaro, spesso con lettere generiche o recapitate oltre i termini minimi previsti dalla regolazione ARERA.
Un comportamento che ha contribuito ad alimentare la confusione e ha impedito agli utenti di esercitare il diritto di recesso nei tempi utili. Alcuni casi sono finiti anche in procedura di conciliazione, ma con dinieghi sistematici.
Passaggio alle tutele graduali: ostacoli e resistenze per i clienti vulnerabili
Con l’avvio del Servizio a Tutele Graduali (STG) per i clienti vulnerabili, finestra aperta sino allo scorso 30 giugno, Consumerismo ha registrato numerosi ostacoli operativi e ostruzionismi da parte di A2A nei confronti degli utenti che intendevano migrare verso il fornitore STG assegnato tramite asta pubblica ARERA.
In particolare, consumatori hanno segnalato difficoltà nell’ottenere informazioni per il passaggio verso il STG, con ribalzi telefonici e addirittura tentativi di ritenzione telefonica con informazioni parziali o fuorvianti.
Ricontatti post-switch: offerte peggiorative ai clienti passati al servizio tutele graduali
Un ulteriore elemento emerso nelle ultime settimane riguarda la campagna di ricontatto avviata da A2A nei confronti di clienti che avevano scelto il Servizio a Tutele Graduali.
Molti utenti hanno ricevuto chiamate in cui veniva proposta una nuova offerta nel mercato libero, presentata come vantaggiosa. Tuttavia, all’analisi dei documenti contrattuali, i prezzi risultano peggiorativi rispetto a quelli STG, con condizioni meno favorevoli sul prezzo dell’energia, in virtù dell’asta al ribasso aggiudicata dalle aziende che hanno partecipato. A2A è risultata aggiudicataria delle seguenti aree territoriali: Cagliari, Napoli comune, Oristano, Sud Sardegna, Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Trapani.
Una strategia ricorrente? L’associazione chiede chiarezza
Secondo Luigi Gabriele – Presidente di Consumerismo No Profit – “ci troviamo di fronte a un insieme di pratiche che, nel loro insieme, mostrano un disallineamento rispetto ai principi di trasparenza, correttezza e tutela del consumatore sanciti da ARERA e dal Codice del Consumo.”
Cosa può fare il consumatore?
Chiunque abbia avuto esperienze simili con A2A – aumenti anomali, ostacoli nella disattivazione, offerte poco chiare o ricontatti sospetti – può rivolgersi allo sportello
Segnalare è il primo passo per difendere i propri diritti e contribuire a una maggiore trasparenza del mercato.