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Bollette della luce: senza le tasse pagheremmo il 63% in meno

La materia prima energia, cioè la voce di spesa che in bolletta indica quanta luce abbiamo consumato, in media incide solo per il 37,12% sul costo finale. La restante parte è legata ai costi di gestione ed alle imposte. L’ultima indagine SOStariffe.it ha stimato l'incidenza dei consumi sul prezzo totale delle fatture del mercato libero, prendendo in esame tre clienti tipo: il single, la coppia e la famiglia

Bollette della luce: i consumi incidono solo per il 37% sul prezzo finale

Quando riceviamo una bolletta della luce molto salata pensiamo subito al dispendio di energia dei nostri elettrodomestici. Oppure ci ripromettiamo di essere più attenti ai consumi e tagliare gli sprechi. In realtà la materia prima energia, ovvero la voce di spesa che in bolletta è legata all’energia effettivamente consumata, in media incide solo per il 37,12% sul costo finale della bolletta.

A fare impennare l’ammontare dovuto sono soprattutto le altre voci, tra cui spiccano trasporto e gestione del contatore. E poi, in subordine, oneri di sistema, IVA e imposte. L’ultimo osservatorio SOStariffe.it ha stimato l’incidenza della componente energia sul prezzo delle fatture della luce, esaminando tre clienti tipo del mercato libero: il single, la coppia e la famiglia di quattro membri.

Le altre voci di spesa pesano più dei consumi

Lo studio di SOStariffe.it si basa sulla situazione ipotetica di un contatore della luce collocato a Milano e di potenza impegnata pari a 3 kW. L’indagine, effettuata grazie al comparatore offerte luce, prende in considerazione solo le tariffe del mercato libero. A partire da questi dati sono stati calcolati i valori – tipo di tre bollette: la prima è riferita a un single che consuma in media 1400 kWh di energia all’anno. Le altre due sono una coppia, con un fabbisogno di 2400 kWh, e una famiglia di quattro persone, che consuma in media 3400 kWh ogni 12 mesi.

Ne emerge che la materia prima energia, in media, incide solo per il 37,12% sulla bolletta della luce. Tutte le altre voci di spesa, invece, incidono per il restante 68,22%. A questi dati bisogna aggiungere, però, il canone RAI, pari a 18 euro ogni bimestre per i primi dieci mesi dell’anno, non computato nei calcoli dello studio.

Il caso di un single: su 290 euro di bolletta, 111 euro di consumi effettivi

Ipotizziamo la situazione di un single. Una persona cioè che viva da sola a Milano. La spesa annuale complessiva per questo cliente è, in media, pari a 290,66 euro. Il report SOStariffe.it l’ha passata ai raggi X per esaminarne nel dettaglio le voci.

Il suo consumo effettivo si tradurrà in una spesa media per la materia prima energia pari a 110,99 euro, solo il 38,19% del totale. Tutto il resto dell’importo è dovuto alle altre voci. Ad esempio, peseranno molto sul totale della bolletta le spese per trasporto e gestione del contatore, pari a 94,70 euro (cioè circa il 32,58%).

Lo stesso single spenderà molto meno per gli oneri di sistema, circa 58,54 euro (che corrispondono solo al 20,14%). Infine, a tutte queste somme dobbiamo aggiungere l’Iva e le imposte che da sole si aggirano intorno ai 26,43 euro (circa il 9,09%).

Coppie: fattura media di 407 euro, di cui ben 103 di gestione contatore

La situazione è analoga per le coppie, alle quali in media viene inviata una bolletta annuale della luce pari 407,83 euro. Di questi solo 153,74 euro, però, sono dovuti ai consumi effettivi di luce. L’incidenza dei consumi è, quindi, pari al 37,70% del totale fatturato.

Tutto il resto della somma dovuta è in gran parte (25,26%) legata ai costi di trasporto e gestione contatore, pari a 103,03 euro. Una buona ‘fetta’ dall’importo totale, circa 100,36 euro, è dovuta ad oneri di sistema (24,61%). Infine, la coppia tipo presa in esame dovrà pagare 50,70 euro di IVA e imposte varie (il restante 12,43%).

Famiglia: su 553 euro di bolletta, solo 196 di energia elettrica consumata

Nel caso del nucleo familiare con quattro componenti la sproporzione tra consumi e somma definitiva da versare si fa ancora più evidente. In base all’indagine infatti, la famiglia media riceverà una bolletta della luce con un importo annuale complessivo pari a 553,96 euro.

Di questi solo il 35,47% corrisponde ai consumi di energia, pari a 196,49 euroLe altre voci incidono, anche in questo caso, molto meno. I costi di trasporto e gestione del contatore raggiungono un importo di 111,36 euro (incidendo per il 20,10%) mentre gli oneri di sistema risultano pari a 142,18 euro (25,67%). Infine, troviamo IVA e imposte con un valore di 103,93 euro (18,76%).

Luigi Gabriele

Presidente dell'Associazione Consumerismo no profit. Luigi Gabriele è laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico amministrativo e specializzato in affari regolatori, relazioni istituzionali e comunicazione pubblica. Dopo diverse esperienze in aziende e presso l’Università Sapienza, dal 2008 si occupa di tutela del consumatore. Ha svolto la funzione di esperto per due delle principali associazioni nazionali, svolgendo sia il ruolo di esperto consumerista sia di comunicatore pubblico. E’ consulente stabile in materia di consumi e tutela del consumatore per Uno Mattina, Mi manda Rai3, Tg2 Italia, Tv 2000 - Attenti al Lupo, Radio Rai1, Radio24, Radio Cusano Campus e innumerevoli siti web e testate. Ha acquisito competenze per la risoluzione delle casistiche sia individuali sia collettive in tutela del consumatore nei settori regolamentati (energia, gas, acqua e rifiuti, telefonia, Internet e pay tv, assicurazioni, bancario e servizi postali) e nei settori di consumo generico, come commercio elettronico, innovazione tecnologica e spesa domestica. E’ componente dei gruppi di lavoro sulla tutela del consumatore del Ministero dello Sviluppo Economico e ha svolto consulenza specifica per numerosi commissioni parlamentari su testi di legge in materia di tutela dei consumatori. Oggi è presidente di Consumerismo no profit e di Visionari no profit, organizzazione per la divulgazione della scienza e della tecnologia. presidenza@consumerismo.it - www.luigigabriele.it
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