
Il testo integrale della nota inviata a Giorgia MELONI sul caso Enel Energia e aumenti unilaterali
Gentile Presidente del Consiglio, On. Giorgia Meloni,
Le scrivo per esprimerLe profonda preoccupazione in merito alle recenti dinamiche tariffarie nel settore energetico e alle ripercussioni che queste hanno sull’economia nazionale e sulla fiducia dei cittadini.
Come evidenziato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), Enel Energia ha applicato aumenti unilaterali delle tariffe di luce e gas in un periodo di particolare vulnerabilità per il tessuto economico italiano. Tali incrementi, che in alcuni casi hanno raggiunto livelli insostenibili per consumatori e imprese – con il prezzo del gas passato da circa 1,20 euro/Smc a 3,00 euro/Smc e il kWh da circa 20 centesimi a quasi 50 centesimi – hanno generato una spirale di difficoltà economiche, con segnalazioni di chiusure di attività e un aumento della vulnerabilità energetica di ampie fasce della popolazione. È importante ricordare che, come Lei ben sa, il Governo è stato costretto a stanziare 3 miliardi di euro, dirottandoli da altri servizi essenziali, per mitigare l’impatto di tali aumenti.
Sebbene l’AGCM abbia accettato gli impegni compensativi proposti da Enel – a fronte di guadagni esorbitanti e una restituzione che appare irrisoria – riteniamo che tali ristori siano del tutto insufficienti a compensare il danno subito da consumatori e imprese. È inaccettabile che risorse che dovrebbero essere destinate alla creazione di ricchezza e sviluppo del Paese vengano dirottate per alimentare i privilegi di un ristretto numero di manager e investitori istituzionali. In questo caso, come in molti altri, si ravvisa una modalità opaca e sistematica di incremento dei costi e dei servizi, che sta esacerbando la situazione e che non può essere derubricata a mero “maxi profitto”. Si configura, piuttosto, un “ingiusto profitto”, che pare perseguire una strategia di deliberato danneggiamento del tessuto socio-economico italiano, generando diseguaglianze ingiustificate e alimentato da una logica di pura avidità e miopia manageriale.
Pur comprendendo che le attuali gestioni aziendali possano tentare di attribuire tali decisioni a scelte pregresse o a circostanze eccezionali, è fondamentale sottolineare che la responsabilità primaria di tutelare l’interesse pubblico ricade sulle attuali dirigenze e, in ultima analisi, sul Governo. Le aziende a controllo pubblico, sia nella gestione delle infrastrutture che nella fornitura di servizi essenziali, rischiano di impoverire progressivamente l’economia reale, gravando su consumatori e imprese con costi insostenibili, imposti da operatori che, in assenza di una reale concorrenza e di un solido quadro di riferimento etico, perseguono unicamente logiche di profitto ingiustificato.
Tale situazione sta minando la fiducia dei cittadini verso le istituzioni politiche, percepite come responsabili di tale stato di cose, e sta erodendo la credibilità delle autorità pubbliche e delle autorità di regolazione e vigilanza, che appaiono, in alcuni casi, condizionate dagli interessi delle stesse aziende che dovrebbero controllare.
Pertanto, Le chiedo, Presidente Meloni, di porre la massima attenzione sull’operato di Enel e, più in generale, di tutte le aziende a controllo pubblico, affinché le loro strategie siano pienamente coerenti con la tutela del tessuto socio-economico del Paese e supportino concretamente gli obiettivi programmatici del Suo Esecutivo.
Al contempo, auspichiamo un intervento incisivo della Magistratura a tutela dei diritti dei consumatori, affinché tali questioni non siano relegate a mere problematiche di “Codice del Consumo”, ma siano affrontate nella loro dimensione strutturale e sistemica, garantendo la trasparenza e la legalità delle operazioni poste in essere non solo da questo specifico operatore, ma da tutti coloro che operano nella gestione di servizi essenziali per consumatori e imprese, tanto più se partecipati pubblicamente.
Confidando nel Suo costante impegno per la difesa dell’interesse pubblico e dei diritti dei consumatori, Le porgo i miei più cordiali saluti, nella più totale stima e fiducia.
Luigi Gabriele