Si aprono concrete possibilità di rimborso e compensazione economica per migliaia di clienti ENI Plenitude a seguito della chiusura del procedimento avviato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) sulle modalità di comunicazione dei rinnovi delle condizioni economiche delle forniture luce e gas.
Con il provvedimento del 15 dicembre 2025, l’Antitrust ha infatti accettato gli impegni presentati da ENI Plenitude, ritenendoli idonei a sanare le criticità emerse e a garantire forme di ristoro per i consumatori coinvolti .
Le criticità contestate: comunicazioni poco chiare sui rinnovi
Il procedimento AGCM ha riguardato, in particolare, le modalità di comunicazione dei rinnovi contrattuali adottate da ENI Plenitude nel periodo 2023–2024. Secondo quanto ricostruito dall’Autorità, numerosi clienti hanno segnalato di non aver ricevuto, o di non aver compreso in modo adeguato, le informazioni relative alle variazioni delle condizioni economiche, ritrovandosi con bollette più elevate senza una piena consapevolezza del cambiamento intervenuto.
Un aspetto centrale dell’istruttoria ha riguardato l’utilizzo di canali digitali (email, SMS, area clienti) e la difficoltà, per una parte dell’utenza, di intercettare effettivamente la comunicazione, soprattutto nei casi di clienti meno digitalizzati o con dati di contatto non aggiornati.
Gli impegni di ENI Plenitude: cosa cambia per i clienti
Per chiudere il procedimento senza sanzione, ENI Plenitude ha assunto una serie di impegni vincolanti, tra cui:
- il rafforzamento delle modalità di comunicazione dei rinnovi, con messaggi più chiari, evidenti e riconoscibili;
- l’utilizzo di canali multipli per informare i clienti delle variazioni economiche;
- l’introduzione di misure compensative economiche a favore dei clienti che abbiano subito un pregiudizio.
In particolare, è previsto il riconoscimento di ristori automatici o compensazioni sotto forma di:
- accrediti in bolletta;
- storni parziali delle somme fatturate;
- misure economiche equivalenti per i clienti che dimostrino di non aver avuto piena contezza del rinnovo.
Chi può avere diritto al rimborso
Secondo quanto emerge dal provvedimento, possono rientrare nelle misure compensative:
- i clienti che non hanno ricevuto o non hanno potuto prendere visione della comunicazione di rinnovo;
- i clienti che hanno subito aumenti tariffari senza un’informazione chiara, tempestiva e trasparente;
- i clienti che, una volta accortisi della variazione, hanno contestato o presentato reclamo.
È importante sottolineare che la compensazione non è automatica per tutti, ma può richiedere:
- la presentazione di un reclamo;
- la verifica della posizione contrattuale;
- la dimostrazione dell’assenza di una comunicazione efficace.
Cosa devono fare i consumatori
Consumerismo invita i clienti ENI Plenitude a:
- Verificare le bollette degli ultimi anni confrontando le condizioni economiche applicate;
- Controllare email, SMS e area clienti per individuare eventuali comunicazioni di rinnovo;
- In caso di dubbi, presentare un reclamo scritto al fornitore;
- Richiedere espressamente l’accesso alle misure compensative previste dagli impegni AGCM;
Consumerismo: “Un risultato importante, ma serve vigilanza”
Per Consumerismo, la chiusura del procedimento rappresenta un passo avanti, ma non definitivo.
«L’accettazione degli impegni di ENI Plenitude dimostra che le segnalazioni dei consumatori erano fondate – sottolinea Giovanni Riccobono –. I rimborsi e le compensazioni sono uno strumento fondamentale, ma è essenziale che i clienti siano informati e messi nelle condizioni di esercitare tempestivamente i propri diritti».
Consumerismo ricorda che trasparenza e chiarezza nelle comunicazioni non sono una concessione commerciale, ma un obbligo previsto dal Codice del Consumo e dalla regolazione di settore.
L’associazione continuerà a monitorare l’attuazione degli impegni e invita i consumatori a segnalare eventuali criticità attraverso il modulo contatti di seguito o presso gli sportelli territoriali +Tutela.

