

Si sono tenuti a Roma il 1 luglio gli “Stati Generali dell’Energia di Forza Italia, un evento promosso dal Dipartimento Energia del partito e introdotto dall’On. Luca Squeri, il grande protagonista dell’evento. La kermesse, tenutasi presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, ha riunito figure chiave del governo, delle istituzioni, dell’industria e delle associazioni di categoria per dibattere sulle strategie energetiche nazionali. Nonostante l’ampia partecipazione e l’eccellente organizzazione, emerge la sensazione che dalla linea politica presentata non siano scaturite novità sostanziali in materia di energia e competitività, con idee e personalità già note nel settore e l’assenza di soluzioni innovative su prezzi, problemi e tecnologie. L’evento ha visto una forte presenza di società di lobby, considerate da molti come le vere protagoniste in questo settore.
Il successo politico e le critiche
L’iniziativa ha permesso a Forza Italia di occupare un vasto spazio politico sui temi energetici, dalla mobilità al mercato. Dopo un’assenza della politica sul fronte energetico, un partito di maggioranza ha ora blindato la sua attenzione sull’intero settore. Se da un punto di vista politico l’evento rappresenta un indubbio successo, con una partecipazione numerosa e qualificata, dal punto di vista pratico non sono emerse novità concrete. Si è assistito piuttosto a una riconferma degli attori attuali, inclusi management e portatori d’interesse, che hanno partecipato in massa. Il timore espresso da più parti è che le soluzioni continuino a essere affidate a schemi e personalità del passato, senza affrontare i problemi che da anni affliggono consumatori e settori produttivi. L’iniziativa non ha proposto nuove soluzioni, né nuovi scenari, ma soprattutto non ha manifestato una forte volontà di cambiamento.
Nomine e interessi di settore
In un periodo in cui si profilano importanti nomine nelle autorità e nei CDA, l’evento segna un grande successo politico per Forza Italia. Tuttavia, la percezione è che la politica continui a mostrare un interesse maggiore verso gli interessi di settore che non verso quelli nazionali. Le indiscrezioni secondo cui le nomine per la nuova Autorità di settore saranno esclusivamente politiche rafforzano l’idea che si tenga conto degli interessi di parte, potenzialmente a scapito dei voti e della risoluzione di quello che è considerato uno dei problemi principali per la competitività economica e sociale del Paese. Si prevede che questo vantaggio competitivo di Forza Italia nelle relazioni politiche possa generare malumori all’interno della maggioranza, senza però risolvere le problematiche concrete.
L’Autorità sarà composta da ex o attuali politici
La vera notizia è il modo in cui Forza Italia si è mossa, indicando che farà certamente la voce grossa: le nomine del prossimo collegio di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) saranno interamente di natura politica. Si tratterà, infatti, di ex o attuali politici. Questo segna un profondo e totale superamento della linea di confine finora adottata da questa e altre Autorità, dove, sebbene la politica avesse la facoltà di nominare i componenti dei collegi, spesso e in larga maggioranza si trattava di tecnici, accademici o membri della società civile. Questa volta, invece, da quanto si vocifera, saranno interamente politici, in alcuni casi addirittura in carica.
I protagonisti degli stati generali
I lavori sono stati aperti da Stefano Besseghini, Presidente di ARERA, e hanno visto i saluti istituzionali del Vicepremier e Segretario Nazionale di Forza Italia, On. Antonio Tajani, del Presidente dei Senatori di Forza Italia, Sen. Maurizio Gasparri, del Presidente dei Deputati di Forza Italia, On. Paolo Barelli, e del Presidente dei Deputati al Parlamento Europeo PPE-FI, On. Fulvio Martusciello.
Prima Sessione: Istituzioni, Infrastrutture e Nucleare
La mattinata si è aperta con la sessione dedicata alle Istituzioni, moderata dal Presidente Guido Bortoni. Sono intervenuti i vertici di importanti enti e aziende pubbliche, tra cui Franco Cotana (AD RSE), Paolo Arrigoni (Presidente GSE), Federico Boschi (Capo Dipartimento MASE), Giuseppe Moles (AD Acquirente Unico), Francesca Mariotti (Presidente ENEA) e Alessandro Blasi (Assistente Direttore Esecutivo AIE, Agenzia Internazionale Energia).
A seguire, il panel sulle Infrastrutture, moderato dall’On. Alessandro Cattaneo, ha visto la partecipazione dei vertici di aziende strategiche per la rete energetica nazionale: Giuseppina Di Foggia (AD Terna), Paolo Gallo (AD Italgas), Agostino Scornajenchi (AD Snam) e Vincenzo Ranieri (AD E-Distribuzione).
Un focus significativo è stato dedicato al Nucleare, con un dibattito moderato dall’On. Luca Squeri. Tra i relatori, Gianluca Artizzu (AD Sogin), Stefano Monti (Presidente AIN), Luca Mastrantonio (AD Nuclitalia), Elizabeth Rizzotti (COO NEWCLEO), Francesco Campanella (Direttore ISIN), Daniela Gentile (AD Ansaldo Nucleare), Francesca Ferrazza (Responsabile Magnetic Fusion Initiatives ENI) e Lorenzo Mottura (EVP Strategy, Innovation and Business Development Edison).
La sessione sulla Domanda è stata moderata dall’On. Maurizio Casasco e ha coinvolto importanti rappresentanti del mondo dell’impresa e dell’industria italiana: Emanuele Orsini (Presidente Confindustria), Mario Arvedi Caldonazzo (AD Finarvedi), Antonio Gozzi (Presidente Federacciai), Carlo Sangalli (Presidente Confcommercio), Aldo Chiarini (Presidente Gasintensive) e Stefano Gallini (Presidente Federbeton).
Seconda Sessione: Rinnovabili, Efficienza, Trasporto e Grandi Operatori
Il pomeriggio è stato dedicato alle Rinnovabili, con la moderazione dell’On. Francesco Battistoni. Sono intervenuti: Gianni Vittorio Armani (Presidente Elettricità Futura), Annalisa Paniz (DG AIEL), Simone Togni (Presidente ANEV), Ettore Prandini (Presidente Coldiretti), Massimiliano Giansanti (Presidente Confagricoltura), Diego Righini (Presidente Geotermia Zero Emissioni), Paolo Rocco Viscontini (Presidente Italia Solare), Fulvio Mamone Capria (Presidente AERO) e Piero Gattoni (Presidente CIB).
L’Efficientamento Energetico è stato al centro del dibattito successivo, moderato dall’On. Erica Mazzetti. Hanno partecipato Roberto Rossi (Presidente Assistal), Marco Buttieri (Presidente Federcasa), Paola Marone (Presidente Federcostruzioni), Federica Brancaccio (Presidente ANCE), Giacomo Cantarella (Presidente ASSOESCO), Alberto Lazzaro (AD Coesa Energy), Emanuela Trentin (AD Siram Veolia) e Alessandro Cecchi (Presidente AIRU).
La sessione su Trasporto e Automotive, moderata dall’On. Raffaele Nevi, ha visto la presenza di Jean Philippe Imparato (Responsabile Europa Stellantis), Christoph Aringer (AD Volkswagen Group Italia), Mario Zanetti (Presidente Confitarma), Fabio Pressi (Presidente MOTUS), Gianni Murano (Presidente Unem), Pasquale Russo (Presidente Conftrasporto) e Stefano Ballista (AD Enilive).
Infine, il dibattito si è concentrato sui Grandi Operatori e Utilities, moderato dall’On. Letizia Moratti. Un momento clou è stato l’intervento congiunto di Claudio Descalzi (AD ENI) e Flavio Cattaneo (AD ENEL), che hanno delineato le «Strategie per il futuro» dei due colossi energetici italiani.
Le conclusioni della giornata sono state affidate al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, On. Gilberto Pichetto Fratin, e al Vicepremier, Ministro degli Esteri e Presidente di Forza Italia, On. Antonio Tajani, che ha ribadito l’importanza strategica dell’energia per il futuro del Paese.