
Si è svolto nella splendida cornice della Riserva Naturale del Lago di Posta Fibreno il primo Campus Nazionale di Consumerismo, un momento storico per l’associazione che ha riunito il Comitato Nazionale di Consumerismo No Profit in un incontro annuale carico di significato, emozione e progettualità.
In un luogo che è stato culla di grandi menti della storia come Marco Tullio Cicerone, Caio Mario, e più recentemente Vittorio De Sica, i rappresentanti dell’organizzazione si sono confrontati per gettare le fondamenta valoriali, simboliche e strategiche del nuovo corso di Consumerismo. Qui, tra le memorie decantate da Plinio il Vecchio e i reperti custoditi nella sala espositiva dell’Abbazia di San Domenico, si è respirata una consapevolezza profonda: la necessità di restituire dignità, attenzione e sviluppo ai territori e ai diritti troppo spesso dimenticati, proprio come accade alla figura del consumatore nel panorama contemporaneo.
Siamo stati i primi visitatori del museo permanente allestito presso l’Abbazia di San Domenico, con la mostra dei reperti rinvenuti durante gli scavi archeologici, che hanno portato alla luce le fondamenta della casa natale di Cicerone. Un privilegio raro: le porte sono state aperte in anteprima esclusiva per noi dai monaci che gestiscono con dedizione l’Abbazia, donandoci un momento di altissimo valore culturale e spirituale.
L’ulivo: simbolo della nostra identità
Cuore simbolico del Campus è stato il rituale della piantumazione dell’albero di ulivo, piantato con le mani di tutti i membri del Comitato Nazionale. L’ulivo, scelto come simbolo ufficiale di Consumerismo, incarna la nostra visione: forza, tenacia, perseveranza e radicamento nei valori.
Nella cultura romana, l’ulivo era l’albero sacro alla dea Minerva, emblema di saggezza e giustizia. Era presente nei fori e nei templi, rappresentava la pace ma anche la stabilità delle leggi, la resistenza al tempo e la connessione tra passato e futuro. Con le sue radici profonde e i suoi rami contorti ma vitali, simboleggia anche la capacità di resistere alle avversità e rigenerarsi, come vogliamo fare noi per rifondare il movimento consumerista italiano su basi nuove, solide e durature.
Un’esperienza di vita e comunità
Il Campus non è stato solo confronto e strategia, ma anche esperienza di comunità autentica: abbiamo dormito sotto lo stesso tetto, cucinato insieme, apparecchiato la tavola, svolto lavori manuali e attività comuni. Momenti di fatica e decisioni, ma anche di risate, canti, racconti e condivisione profonda che hanno rafforzato il senso di appartenenza a una missione comune. Questo vivere insieme ha permesso di sperimentare sul campo la capacità di coordinamento, iniziativa e collaborazione, valori chiave per un’organizzazione che vuole mettersi al servizio dei cittadini in modo concreto e partecipato.
Visione e obiettivi: verso il 2026
Durante l’incontro sono state identificate le aree di sviluppo strategico, ponendoci obiettivi sfidanti e ambiziosi, da raggiungere entro il 2026. Un percorso che parte da oggi, ma che guarda lontano, animato dal nostro motto valoriale:
“Non chi comincia, ma quel che persevera” – un’esortazione alla continuità, alla determinazione, al coraggio di portare avanti un progetto nel tempo, anche quando è difficile. È questo il nostro spirito: non accontentarsi dell’annuncio, ma costruire risultati, con costanza e determinazione.
“Onorevole Consumatore”: prima edizione dell’iniziativa
Annunciamo con entusiasmo che l’11 luglio si terrà la prima edizione di “Onorevole Consumatore”, un evento nazionale durante il quale premieremo tre deputati che si sono distinti nel loro impegno per i diritti dei consumatori. Sarà anche l’occasione per presentare la nostra visione istituzionale di riorganizzazione del sistema di tutela dei consumatori in Italia, che oggi – nonostante le tante dichiarazioni di principio – resta ancora una pratica marginale e disorganica.
Custodire, coltivare, progredire
Come i luoghi che ci hanno ospitato, anche i diritti dei consumatori sono stati spesso dimenticati, trascurati, trasformati in enunciati retorici. Ma il nostro impegno è custodirli, coltivarli e farli progredire, come patrimonio collettivo, accessibile a tutti. La cultura della difesa del cittadino-consumatore deve diventare una pratica diffusa, concreta e capace di migliorare la qualità della vita delle persone.
Insieme, come l’ulivo che abbiamo piantato, continueremo a mettere radici, a ramificare idee e azioni, e a crescere forti, anche controvento.
campu