Tenersi la casa pulita è una missione quotidiana che ci regala ordine e benessere, ma quanto ci costa davvero? Non solo fatica e tempo: secondo una recente indagine di Facile.it, la spesa energetica per le pulizie domestiche può superare i 300 euro all’anno! Una cifra tutt’altro che trascurabile, soprattutto in un momento in cui il costo dell’energia resta elevato.
Facile.it ha condotto un’analisi basandosi sui consumi di una famiglia tipo (2.700 kWh l’anno) e un prezzo medio dell’energia di 0,29 euro al kWh. I risultati? Sorprendenti e molto utili per chi vuole risparmiare senza rinunciare al comfort.
Anche Consumerismo sottolinea come, in un contesto di aumenti generalizzati dei costi dell’energia, sia fondamentale conoscere nel dettaglio quali elettrodomestici impattano di più sulle nostre bollette, per poter adottare strategie di risparmio efficaci senza rinunciare alla qualità della vita.
Lavatrice: regina delle pulizie… e della bolletta
Al primo posto tra gli elettrodomestici più utilizzati troviamo, senza sorpresa, la lavatrice: ben 9 italiani su 10 dichiarano di non poterne fare a meno. E come biasimarli? Avere il bucato sempre fresco e pulito è una necessità irrinunciabile.
Ma attenzione ai costi nascosti: un modello da 9 kg in classe energetica F consuma circa 25 centesimi a ciclo. Se la utilizziamo ogni due giorni, la spesa si aggira sui 46 euro l’anno. Se invece la lavatrice gira quotidianamente – come capita facilmente nelle famiglie numerose – si possono superare anche 90 euro all’anno solo per il bucato!
Non sono solo le famiglie numerose a far salire il numero dei lavaggi: anche chi pratica sport o vive in città molto inquinate tende a cambiare spesso abiti, aumentando così la frequenza dei cicli e i costi in bolletta. Per questo, anche in nuclei piccoli, la spesa annuale per la lavatrice può facilmente raggiungere o superare i 90 euro.
Ma cosa significa classe F nella nuova etichetta energetica?
Dal 2021, infatti, è cambiato il modo di classificare l’efficienza degli elettrodomestici: sono stati eliminati i vecchi simboli “+”, “++” e “+++” che eravamo abituati a vedere accanto alla A.
Oggi la scala va dalla A alla G, senza ulteriori segni, per rendere tutto più chiaro:
- La classe A (colorata di verde) indica i prodotti più efficienti dal punto di vista energetico.
- La classe G (di colore rosso) identifica quelli meno efficienti.
Quindi una lavatrice in classe F è decisamente meno performante in termini di risparmio energetico rispetto a una in classe A. Scegliere un modello più efficiente può aiutare non solo l’ambiente, ma anche il portafoglio!
Lavastoviglie: il comfort che pesa
Al secondo posto, il sogno di chi detesta lavare i piatti a mano: la lavastoviglie. Circa un terzo degli italiani ammette di non poterne più fare a meno. Anche qui, il costo è simile a quello della lavatrice: 30 centesimi per ogni lavaggio, che si traducono in 55 euro l’anno se la si usa a giorni alterni.
Un piccolo trucco per risparmiare? Utilizzarla sempre a pieno carico e preferire i cicli eco!
Il ferro da stiro: caro ma (per molti) indispensabile
Al terzo posto della classifica degli irrinunciabili troviamo il ferro da stiro: amato (o odiato) da quasi 3 italiani su 10. È però uno degli elettrodomestici più esosi in termini di energia: un ferro da 2.200 Watt utilizzato per appena due ore a settimana porta a una spesa annua di 66 euro. Non sorprende, quindi, che sempre più consumatori scelgano tessuti e capi di abbigliamento che non necessitano di essere stirati.
Un consiglio per chi vuole risparmiare senza rinunciare a camicie impeccabili? Scegliere un ferro a basso consumo o approfittare del bucato appena tolto dall’asciugatrice: i capi saranno più facili da stirare!
Asciugatrice: utile sì, ma occhio ai consumi
Tra le tentazioni moderne, l’asciugatrice è tra quelle che più fanno lievitare la bolletta. Un modello da 9 kg in classe A consuma quasi 50 centesimi per ogni ciclo, il che significa una spesa superiore agli 85 euro annui se usata un giorno sì e uno no.
Se non possiamo farne a meno, meglio scegliere un modello ad alta efficienza e limitare il suo utilizzo alle giornate più umide o in inverno.
Aspirapolvere e scopa a vapore: pavimenti splendenti, ma…
Parliamo dell’aspirapolvere: indispensabile per avere pavimenti puliti, il suo impatto sulla bolletta è relativamente contenuto: circa 14 euro all’anno con un uso di due ore settimanali (modello da 900 Watt).
Tuttavia, attenzione se amate l’effetto “igienizzato” della scopa a vapore: utilizzandola regolarmente, la spesa energetica aumenta di altri 45 euro all’anno. Insieme, questi due strumenti potrebbero incidere anche per quasi 60 euro sulla bolletta!
Gli apparecchi senza filo che si ricaricano dalla loro postazione (come ad esempio le scope elettriche cordless o gli aspirapolvere a batteria) consumano generalmente meno energia durante l’uso rispetto ai modelli tradizionali a filo, ma bisogna considerare anche il consumo in standby della base di ricarica. Con la base sempre collegata, il risparmio si riduce e si potrebbe spendere quasi come con un aspirapolvere a filo, soprattutto se si usa molto spesso l’apparecchio e quindi si ricarica ogni giorno.
Negli ultimi anni, poi, si sono diffusi anche apparecchi come i robot lavapavimenti, comodi per automatizzare le pulizie ma comunque energivori, specie se utilizzati quotidianamente. Altri dispositivi entrati nelle case degli italiani sono gli igienizzanti dell’aria e i purificatori, utilissimi per migliorare la qualità dell’ambiente domestico, ma anch’essi con consumi da considerare: a seconda della potenza e del tempo di utilizzo, il loro costo annuo può oscillare tra i 20 e i 50 euro.
Non vanno dimenticati nemmeno strumenti come i generatori di ozono per sanificare gli ambienti, che, se usati regolarmente, possono incidere con una spesa annua di circa 30 euro.
Bonus elettrodomestici 2025
È evidente che gli elettrodomestici di nuova generazione consentono di risparmiare notevolmente sui consumi energetici e, di conseguenza, sulla bolletta. A questo proposito, è utile ricordare cosa prevede il Bonus elettrodomestici 2025, confermato con il decreto Bollette, ora diventato legge.
La misura, prevista dalla Legge di Bilancio, punta a incentivare l’acquisto di grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica prodotti nell’Unione europea. Tuttavia, al momento il bonus non è ancora operativo: si attende un decreto attuativo, atteso nelle prossime settimane, che definirà tempi, modalità di accesso e l’elenco preciso dei prodotti ammessi.
Il fondo stanziato è di 50 milioni di euro, disponibili fino a esaurimento. Il contributo previsto è pari al 30% della spesa, con un tetto massimo di 100 euro per ciascun acquisto. Per chi ha un ISEE inferiore a 25.000 euro, l’importo massimo raddoppia e arriva a 200 euro.
Il bonus sarà gestito direttamente dal venditore, che applicherà lo sconto immediato al momento dell’acquisto e recupererà successivamente l’importo tramite credito d’imposta, utilizzando la piattaforma PagoPA. Anche su questo punto, però, si attendono chiarimenti operativi dal decreto attuativo.
Per ottenere il bonus sarà necessario acquistare un elettrodomestico con una classe energetica superiore rispetto a quella del prodotto che si intende rottamare, oltre a dimostrare l’avvenuto smaltimento del vecchio apparecchio.
Sarà possibile beneficiare del bonus per un solo elettrodomestico per nucleo familiare. Restano ancora da chiarire alcuni aspetti pratici, come la modalità di certificazione dello smaltimento e la verifica della produzione europea del nuovo elettrodomestico.
Come ridurre la spesa senza rinunciare alla pulizia?
Qualche piccolo accorgimento può aiutare a mantenere bassi i consumi:
- Scegliere elettrodomestici in classe A: l’investimento iniziale viene ampiamente ripagato nel tempo.
- Usare cicli eco o a bassa temperatura quando possibile.
- Concentrarsi sulla manutenzione: filtri puliti e apparecchi efficienti consumano meno.
- Ottimizzare i carichi di lavatrice e lavastoviglie, evitando lavaggi a vuoto o con pochi capi.
Consumerismo invita sempre i consumatori a informarsi bene prima di ogni acquisto, a valutare il consumo annuo indicato sulle etichette energetiche e a scegliere prodotti non solo in base al prezzo, ma anche in base al risparmio che garantiranno nel tempo.
Una casa pulita è sinonimo di salute e benessere, ma attenzione a non sporcare troppo… la bolletta! Con un po’ di consapevolezza e qualche buona abitudine, è possibile mantenere gli ambienti splendenti senza svuotare il portafoglio.