Quando si vuole passare ad altra compagnia telefonica, conservando il proprio numero di telefono, bisogna comunicare il codice segreto presente nella bolletta al nuovo gestore.
I gestori telefonici con le condizioni contrattuali, si impegnano ad eseguire la portabilità entro tempi che possono variare da un operatore all’altro, in media si tratta di otto – dodici giorni lavorativi.
Spesse volte, però, è accaduto, che il nuovo gestore abbia attivato un numero provvisorio riservandosi di eseguire la portabilità successivamente, ma a volte il numero è passato al nuovo operatore dopo molti mesi.
Altre volte si è verificato che la portabilità non sia stata effettuata ed i malcapitati utenti, dopo aver atteso tanto tempo, hanno addirittura perso il numero di telefono trovandosi a dover accettare come definitivo quello che all’inizio doveva essere solo un numero provvisorio.
In altre occasioni, è accaduto che allorquando il nuovo gestore abbia attivato il numero provvisorio, il vecchio operatore abbia continuato a fatturare fino a quando la portabilità non viene eseguita e quindi l’utente ha ricevuto fatture da entrambi i gestori.
Questo disservizio telefonico, ormai è tra i più frequenti e dà origine a svariati tipi di controversie telefoniche pendenti sia presso i Corecom che i Giudici di Pace.
Gli utenti non sanno come difendersi e anche quando si rivolgono al gestore per reclamare, spesso non vengono presi in considerazione, talvolta, ricevono indicazioni che non solo non gli permettono di risolvere le problematiche, ma che addirittura peggiorano la loro situazione.
Cosa fare in caso portabilità del numero non evasa o eseguita oltre i tempi previsti per legge?
Ecco alcuni consigli utili
- Fare reclami scritti per segnalare il problema (fax, email, pec, raccomandata con ricevuta di ritorno ecc.);
- conservare copia del contratto sottoscritto e assicurarsi che nello stesso venga riportata la vecchia numerazione per impedire al nuovo gestore di sostere che sia stata richiesta l’attivazione di una nuova linea nel caso in cui lo stesso non riesca ad eseguire la portabilità del numero;
- inviare al nuovo gestore una fattura di quello precedente dal quale potrà essere reperito il codice segreto senza il quale non potrà essere eseguita la portabilità; recapitare una vecchia fattura, impedirà al nuovo gestore di sostenere di aver ricevuto un codice errato per giustificare un’eventuale mancata portabilità;
- NON inviare la disdetta, salvo che il vecchio gestore telefonico o quello nuovo (Tim, Fastweb, WindTre etc) non attesti per iscritto che il portabilità non possa essere eseguita a causa di difficoltà tecniche, che dovranno essere comunque descritte in maniera particolareggiata.
Quali sono i diritti dell’utente?
Qualora si dovessero verificare ritardi della portabilità, o la stessa non sarà eseguita, gli utenti che avranno seguito i consigli di cui sopra, potranno richiedere:
- a) la restituzione degli importi fatturati dal gestore telefonico che avrà causato il ritardo della portabilità con conseguente doppia fatturazione;
- b) la corresponsione da parte della compagnia telefonica di un indennizzo che sarà ovviamente più alto quato più a lungo sarà durato il disservizio.
Precisazioni
I gestori telefonici fanno di tutto per non riconoscere gli indennizzi dovuti adducendo come scuse anche le più improbabili come ad es. non aver ricevuto reclami dall’utente anche nel caso in cui il consumatore li abbia inviati; di aver incontrato difficoltà tecniche che non si sono potute superare salvo poi non dare la prova di quanto affermato.
Quest’atteggiamento ostruzionistico delle compagnie telefoniche sono la causa principale delle controversie telefoniche relative a questo disservizio.
Le compagni telefoniche, inoltre, sono difese da Avvocati con grandi competenze nella materia delle telecomunicazioni e quindi accade spesso che alcuni utenti, scegliendo di rappresentarsi da soli, non vedano riconosciuti i propri diritti, pur avendo subito danni di una certa rilevanza.
Per tutti questi motivi è preferibile avvalersi dell’aiuto di un Avvocato esperto della materia si potranno ottenere gli indennizzi dovuti e per riuscire, quando ci sono i presupposti, ad ottenere che la pratica della portabilità del numero vena evasa.
Il nostro studio, negli anni, ha aiutato moltissimi utenti disperati ad ottenere il riconoscimento dei loro diritti.
Conclusioni
Per ottenere l’indennizzo previsto per legge dunque è necessario:
– effettuare i reclami, conservandosi la prova della ricezione da parte del gestore;
– rivolgersi al Corecom competente per territorio, per il tentativo obbligatorio di conciliazione.
Si precisa che, nel caso in cui il tentativo di conciliazione dovesse fallire, nulla è perduto in quanto si potrà presentare un’ulteriore istanza (di definizione) sempre al Corecom competente per territorio o si potrà valutare di adire la giustizia ordinaria (Giudice di pace o Tribunale) al fine di ottenere oltre agli indennizzi previsti per legge anche il risarcimento dei danni.