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Vaccini, battaglia in Tribunale tra CODACONS e Pfizer

Comunicato stampa Codacons, pubblicato integralmente

La sfida in tribunale

Pfizer Italia ha depositato al Tribunale di Roma la propria memoria difensiva nell’ambito del ricorso promosso dal Codacons per ottenere copia del contratto di fornitura di vaccini anti-Covid siglato tra l’azienda e l’Ue e per obbligare la società farmaceutica a rispettare i tempi di consegna delle dosi.

Una memoria dove Pfizer “schiaffeggia” i cittadini, arrampicandosi sugli specchi pur di difendere la propria posizione e opporsi alla decisione del Tribunale che, accogliendo la richiesta del Codacons, ha ordinato all’azienda di depositare il contratto siglato con l’Europa entro il 10 marzo.

Nella memoria infatti Pfizer afferma di non possedere il contratto per la fornitura di vaccini firmato con l’Ue, sostenendo che “il Contratto è secretato dalla Commissione Europea il che impedisce a chiunque di accedervi; Pfizer Italia non ha la giuridica disponibilità dei beni (i.e. il Contratto e Vaccini) oggetto della misura cautelare […] Pfizer Italia non è parte del contratto e non è in alcun modo coinvolta nella “filiera” dei vaccini”.

Le memorie della Società

In merito invece ai gravi ritardi nelle forniture di vaccini al nostro paese, l’azienda rispedisce al mittente l’accusa di inadempienza, e scrive nella sua memoria:

“nessun inadempimento può essere seriamente contestato a “Pfizer” […] infatti, il Contratto concluso dalla casa farmaceutica prevederebbe tempi di consegna delle dosi di Vaccino misurati su base trimestrale, con la prima deadline al 31 marzo 2021. Il che significa che prima di tale data (che cadrà 21 giorni dopo la celebrazione della prima udienza del presente procedimento!) “Pfizer” non potrebbe in alcun caso essere considerata inadempiente (sempre ammesso che il dedotto inadempimento possa essere verificato in base alla Legge Italiana) […]

“Pfizer” risulta aver ampiamente recuperato quell’insignificante ritardo nella consegna delle dosi annunciato a metà gennaio, riportando immediatamente il volume delle consegne ai livelli di perfetta aderenza agli impegni contrattuali assunti che, lo si ripete, comunque prevederebbero esclusivamente termini trimestrali”.

La memoria dell’avvocatura di Stato

Alla memoria depositata da Pfizer in Tribunale si aggiunge quella dell’Avvocatura di Stato che, per conto dell’ex Commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, chiede ai giudici di rigettare il ricorso del Codacons sostenendo che “il Commissario Straordinario non ha sottoscritto alcun contratto con Pfizer […] Peraltro, trattandosi di accordi stipulati dalla Commissione europea che potrebbero contenere informazioni tutelate dal segreto d’ufficio, appare indispensabile che la richiesta di accesso sia preventivamente valutata dalla stessa Commissione, al fine di individuare le parti del contratto effettivamente ostensibili”.

La richiesta dell’associazione

Ci chiediamo se il premier Draghi sia a conoscenza di questo intervento dell’Avvocatura, tesa a negare la giusta trasparenza ai cittadini e a prendere le difese di una azienda privata, Pfizer, che come noto ha rallentato la fornitura di vaccini destinate al nostro paese, suscitando le dure reazioni dello stesso Governo italiano – conclude il Codacons.

Entrambe le memorie sono pubblicate integralmente oggi sul sito www.codacons.it

 

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