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Bonus terme, Boaretto: “sono altre le riforme necessarie a sanare la nostra economia”

Codacons e Consumerismo bocciano misura: pochi cittadini hanno potuto beneficiare dell’incentivo

Bonus Terme: successo di richieste ma necessità di attenzione su altri aspetti

Il Bonus Terme è stato un successo in termini di richieste, come ovvio, vista la distribuzione di denaro senza alcuno sforzo – dichiara Emanuele Boaretto, presidente di Federalberghi Terme.
Come imprenditori termali, apprezziamo l’attenzione che il Governo ha rivolto al comparto dopo i pesantissimi 18 mesi di pandemia, ma ci piacerebbe che l’attenzione venisse espressa in maniera diversa, più efficace, ad esempio mediante la riduzione della pressione fiscale e contributiva. Abbiamo bisogno di misure durevoli nel tempo, che ci consentano di lavorare e, attraverso il lavoro, di creare utili e di pagare le imposte in maniera proporzionale. Il primo bilancio della lotteria del bonus terme, registra invece una sperequazione diffusa.

Inefficienza della piattaforma e di festi della procedura

A causa dell’inefficienza della piattaforma e dei difetti della procedura, molte aziende sono state relegate ai margini o del tutto escluse. La sperequazione si esprime anche in termini territoriali, come testimonia il caso del Veneto che, pur ospitando gran parte delle aziende termali del paese, sembrerebbe aver acquisito solo il 10% dei bonus.
Per non parlare degli stabilimenti termali che in questo periodo erano nella stagione di chiusura e non hanno potuto neanche tentare di accedere a questa misura. Al danno si aggiunge la beffa, se si considera il rallentamento del normale flusso di prenotazioni che abbiamo subito nelle ultime settimane, a causa del fatto che i clienti sospendevano la decisione di acquisto in attesa del bonus. Siamo adesso con il fiato sospeso, nel timore che si determinino ripercussioni simili a quelle già viste nel mercato automobilistico, con una grande richiesta nel momento del bonus, anche appesantendo in modo sproporzionato la mole di lavoro delle aziende, per poi crollare totalmente a bonus concluso. Se il Bonus verrà rifinanziato, dovrà avere degli aggiustamenti onde evitare le criticità che si sono verificate in questo lancio disastroso.
Dal canto nostro ci confermiamo, dunque, più favorevoli a misure strutturali che a questi bonus che ravvivano l’economia per qualche giorno senza una finalità futuribile e stabile».

Netta bocciatura dai consumatori: misura concepita male

“Il bonus terme ha ricevuto la netta bocciatura dei consumatori, che in migliaia hanno provato senza successo a richiedere l’incentivo. Una misura concepita male, poiché non prevedeva limiti Isee per i richiedenti, e che è stata realizzata anche peggio, delegando alle strutture termali il compito di richiedere il Bonus per i propri clienti con conseguenti problemi sul fronte delle prenotazioni, con un  meccanismo che  ne ha impedito la trasparenza verso gli utenti.  Un provvedimento che ha creato pesanti discriminazioni tra cittadini, beneficiando pochi fortunati e tagliando fuori una larga fetta di popolazione che è stata esclusa dal bonus proprio a causa delle falle insite in tale misura che, se replicata, dovrà necessariamente essere corretta tenendo conto delle critiche dei consumatori” – affermano congiuntamente Codacons e Consumerismo No Profit, associazioni dei consumatori che da subito hanno rilevato le criticità del bonus terme.

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