Borsa della Spesa

La Borsa della Spesa: il freddo migliora la qualità degli agrumi. Prezzi all’ingrosso delle clementine in calo dell’8,7% in una settimana

Il freddo regala agrumi più dolci e convenienti: clementine -8,7%, arance Navelina -9,4%, finocchi -27,7% in un anno. La Borsa della Spesa di Consumerismo, BMTI e Italmercati conferma: novembre è il momento d’oro per qualità e risparmio stagionale.

Roma, 28 novembre 2025 – Torna l’appuntamento settimanale con i consigli de La Borsa della Spesa, il servizio realizzato da BMTI e Italmercati in collaborazione con Consumerismo No Profit, pensato per guidare i consumatori verso acquisti di prodotti agroalimentari freschi che uniscono stagionalità e convenienza.

Per quanto riguarda il settore ortofrutticolo, l’arrivo del freddo sta portando a un naturale aumento della domanda di prodotti stagionali, i quali, beneficiando delle basse temperature, esprimono al meglio le loro caratteristiche qualitative.

Tra i prodotti stagionali che più stanno beneficiando delle basse temperature, ci sono gli agrumi. In particolare,l’ottima produzione e una domanda in recupero mantengono i prezzi delle clementine piuttosto basse e in calo dell’8,7% rispetto ad una settimana fa, con le pezzature più piccole che, all’ingrosso, sono intorno a 0,80 euro/kg fino a un massimo di 1,40 euro/kg per le grandi. Per quanto concerne le clementine delle zone vocate calabresi, invece, al momento i prezzi all’ingrosso si attestano su 1,70 euro/kg per le pezzature maggiori ma si prevede un allineamento al ribasso con l’aumento della disponibilità. Un discorso analogo vale per le arance, la cui qualità è in netto miglioramento. In particolare, per la varietà Navelina, arance bionde, i prezzi all’ingrosso sono scesi del 9,4% rispetto a sette giorni fa, con le piccole, ideali per le spremute, a 0,90 euro/kg e quelle più grandi intorno a 1,70 euro/kg. Continua regolare la produzione dei melograni, anch’essi molto utilizzati per le spremute, con prezzi all’ingrosso stabili tra 1,70 e 2,00 euro/kg in base alla grandezza. La stagione delle castagne volge, invece, al termine ma i prezzi rimangono stabili e convenienti, intorno a 3,50 euro/Kg per le pezzature più piccole e circa 5,00 euro/Kg per quelle più grandi, registrando un calo dell’8,3% rispetto a dodici mesi fa. Ottima anche la produzione di mele, con tutte le varietà stagionali ormai presenti. Particolarmente richiesta, nonostante i prezzi piuttosto sostenuti, è la varietà Kissabel, la mela dalla polpa rossa, disponibile all’ingrosso tra 2,50 ai 3,50 euro/kg. Stabili anche i prezzi di varietà note come la Pink Lady, intorno a 1,70 euro/Kg, e la Nicoter, che si attesta all’ingrosso su 1,90 euro/Kg.

Tra gli ortaggi, grazie all’aumento dei quantitativi dovuti alle basse temperature, molti offrono un eccellente rapporto qualità-prezzo. Ottima la produzione del cavolfiore bianco, che si trova intorno a 1,00 euro/kg all’ingrosso, in calo del 9,5% rispetto alla scorsa settimana e del 13,8% rispetto al 2024. Bene anche la produzione di cicorie, nel pieno della loro campagna, con la catalogna intorno a 0,90 euro/kg e le puntarelle intorno a 1,20 euro/kg (-20,4% rispetto allo scorso anno). Si registrano prezzi in calo dell’8,7% rispetto alla settimana scorsa e del 27,7% su base annua per i finocchi, la cui abbondanza produttiva mantiene il prodotto campano e pugliese intorno a 0,90 euro/kg. Molto richiesto il porro, con prezzi all’ingrosso medi piuttosto regolari, intorno a 1,30 euro/kg. Infine, abbondano le cime di rapa, i cui prezzi all’ingrosso sono bassi e si aggirano intorno a 1,40 euro/kg, scendendo fino a 0,80 euro/kg nelle zone di produzione (-9,7% rispetto ad un anno fa).

Nonostante il maltempo sull’Adriatico abbia limitato la pesca e la domanda generale sia stata bassa, si trovano ottime opportunità sui mercati. Le pannocchie abbondano, con prezzi all’ingrosso sui 5,00 euro/kg per il prodotto morto e intorno ai 10,00 euro/kg per il vivo. Le mazzancolle sono in piena stagione e i prezzi si mantengono stabili sui 12,00 euro/Kg per le pezzature medie e 15,00 euro/Kg per quelle più grandi. Molto richieste, con l’arrivo del freddo, le razze, ideali per zuppe calde, che si trovano intorno ai 6,00 euro/kg. Abbondano anche le triglie di fango, dette anche “triglie bianche”, che vanno da 3,00 a 4,00 euro/Kg le piccole, fino a 10,00 euro/kg le più grandi. I saraghi, in piena stagione poiché, avvicinandosi alla costa per nutrirsi rendono più facile la loro cattura, presentano prezzi all’ingrosso intorno ai 12,00 euro/kg. Infine, è questo il momento ideale per acquistare le ostriche concave italiane. In particolare, quelle di calibro medio, sono stabili intorno ai 9,00 euro/kg; si consiglia l’acquisto prima del probabile aumento dei prezzi che precede il periodo natalizio.

Nel comparto delle carni, il mercato avicolo prosegue la sua fase di stabilità. L’equilibrio tra domanda e offerta si mantiene costante, pertanto i prezzi all’ingrosso non hanno subito variazioni rispetto alla settimana precedente. Nello specifico, il petto di pollo si attesta in un intervallo tra 7,90 e 8,20 euro/kg mentre la fesa di tacchino oscilla tra 9,20 e 9,40 euro/kg. Anche per quanto riguarda il settore bovino, si conferma la stabilità dei prezzi all’ingrosso per i quarti posteriori di vitellone causato da uno spostamento della richiesta verso tagli adatti alle cotture lunghe e ai piatti stagionali. I prezzi si confermano tra 9,43 e 9,83 euro/kg.

Antonella Oliverio

Redazione

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